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Misure anticrisi per i professionisti

 

in: Focus 02/09

Testata:
Focus
 
Data:
Febbraio 2009
 
Autore:
Raffaele Sirica
 
 
Il 4 febbraio scorso, nel corso dell'incontro con il Ministro della Giustizia On. Angelino Alfano, stante la positiva soluzione dell'iter del decreto cosiddetto "taglia-leggi", grazie soprattutto all'efficace azione svolta dal Ministro, si è convenuto di definire una piattaforma di misure anticrisi per il rilancio delle professioni intellettuali. Il Ministro della Giustizia ci ha invitato a sottoporgli proposte condivise con le altre categorie professionali, sulle quali si è riservato le iniziative del caso, implementandole con una legge ad hoc o inserendole nella riforma della giustizia. Si tratta di misure anticrisi che valorizzino il professionista nella società e nell'economia, liberando le energie vitali rappresentate dai lavoratori della conoscenza e rimuovendo gli ostacoli che ne impediscono il pieno sviluppo.
Per vincere la sfida è necessario affrontare e risolvere, anche nel settore delle professioni intellettuali, le questioni che creano ulteriore crisi sociale ed economica. Le professioni possono e devono sostenere misure per contribuire ad invertire il trend negativo, a sorreggere l'accesso dei giovani e delle donne nel mondo professionale, a rendere più competitiva la presenza dei professionisti nei mercati. Si tratta di proposte che riprendono diversi punti delle misure previste per le imprese, estendendoli anche ai professionisti, e che affrontano i problemi specifici del settore:
- estensione del credito di imposta agli studi professionali che assumono giovani e donne;
- estensione delle garanzie pubbliche per i "prestiti d'onore" e del finanziamento d'avvio di giovani che costituiscono studi professionali autonomi;
- attivazione di "reti" tra professionisti e di professionisti con imprese e con pubbliche amministrazioni;
- attivazione della "Borsa Professionisti" per facilitare la mobilità e l'incontro tra domanda e offerta tra giovani e studi professionali;
- riforma degli studi di settore "dal basso";
- semplificazione fiscale per gli studi professionali di modeste dimensioni;
- estensione del credito alla creatività anche alle iniziative dei giovani professionisti;
- interventi sull'Unione europea per ridurre la regolamentazione "al ribasso" dei percorsi formativi;
- riordino dei percorsi formativi per garantire la qualità degli studi, con il mantenimento del valore legale del titolo di studio;
- promozione del dialogo tra pubblica amministrazione e professionisti al fine di favorire la certezza del diritto nell'attuazione spontanea dell'ordinamento;
- attivazione degli Ordini e Collegi professionali per l'attuazione del principio di sussidiarietà ex art. 118 Cost.
 
 
 
 
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