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È morto Sirica, l'architetto politico

 
Testata:
la Repubblica
 
Data:
17-04-2009
 
Autore:
Paolo Pisciotta
 
 
È morto a 62 anni Raffaele Sirica, presidente del Consiglio nazionale degli architetti e docente alla facoltà di Architettura della Federico II. Intensa la sua attività di urbanista per innovare la legislazione per le aree urbane. La sua vera attitudine era la politica, nel senso più nobile del termine: organizzare le volontà e i bisogni della gente e, in particolare, degli architetti verso obiettivi di interesse generale. Raffaele si è sempre mosso con intelligenza tra le istituzioni; con lui gli architetti hanno sconfitto leggi che ammazzavano la professione e che l'avrebbero trasformata in attività commerciali, dove il profitto prevale sulle idee e sulla capacità personale. Quando grazie a queste battaglie era difficile uscire sui giornali, si inventò la festa dell'architettura: nelle piazze gli architetti spiegavano ai passanti le opere di architettura moderna delle loro città. Da allora l'architettura è tornata sulla stampa. Quando ci raccontavano che l'architettura in Europa era uguale a un appalto di servizi (come le fotocopie, la spedizione postale o la pulizia), Sirica costruì un'alleanza con i ministeri della cultura europea, con le istituzioni culturali e con la rete degli Ordini.
Il sonnacchioso Consiglio nazionale degli architetti è diventato con Raffaele un luogo di iniziativa politica dinamica e di promozione culturale. Lascia la moglie Angela e la figlia Anna, anche loro architetti. I funerali oggi alle 12 nella chiesa di Santa Chiara.

L'autore è presidente dell'Ordine degli architetti di Napoli

 
 
 
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