L'iniziativa è tesa a contribuire al quadro panoramico del moderno italiano con l'approfondimento del caso umbro, sottolineando il carattere complementare rispetto alle manifestazioni del tardo eclettismo. Infatti, a fronte del modello fascista applicato alla regione, attento a preservare la vocazione ascetica di Assisi -la Bethlemme dell'Umbria- e volto a costituire una realtà culturalmente bifronte (tradizionale in relazione a Perugia -l'Atene dell'Umbria- e innovativa in riferimento a Terni -la Manchester dell'Umbria-), si assiste alla silenziosa (ma capillare) diffusione di un linguaggio schiettamente moderno che, pur punteggiando il territorio in modo episodico, giunge ad assumere un tono di quotidianità.
A partire da una preliminare delineazione del contesto culturale di riferimento per il moderno, sia alla scala nazionale sia alla scala regionale, si svolge, attraverso una campagna di rilievi attivata dai docenti del settore scientifico-disciplinare ICAR/17-Disegno del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell'Università degli Studi di Perugia, un'indagine sulle realtà urbane maggiormente rappresentative, giungendo infine a illustrare l'attività professionale dei poco conosciuti protagonisti dell'architettura moderna in Umbria. La comune chiave di lettura degli esempi analizzati può essere rinvenuta nello slogan coniato da Gustavo Giovannoni ("semplice semplice ma italiano italiano", che dà il titolo all'iniziativa) quando, incitando a studiare bene quanto si fa altrove, ma, insieme, a operare con un sentimento italiano, formula un'idea di modernità che recupera materiali, modelli costruttivi e stilemi decorativi dell'architettura locale e pone un'attenzione particolare all'armonia dell'architettura con il paesaggio in cui è inserita.
- Informazioni
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Centro Nemetria di Palazzo Giusti Orfini in via Umberto I, 7