Le immagini proposte sono la sintesi di un lungo lavoro svolto nell'ambito dei paesaggi instabili proposti dai cantieri di edifici in costruzione o in fase di riorganizzazione.
La fotografia, a differenza di quanto normalmente si pensa, ha una marginale, e solo implicita, capacità di documentazione, mentre ha una straordinaria capacità di mettere in evidenza: di estrarre, da un insieme complesso, immagini efficaci che diventano il diario visivo di chi si è limitato ad aspettare che il cantiere, cambiando ogni giorno, producesse suggestioni, da fissare con tutta la precisione possibile.
Le immagini dal - e non del - cantiere non sono la simulazione di quello che sarà l'edificio alla fine dei lavori, né la certificazione banale del procedere dei lavori, o la documentazione dei suoi caratteri architettonici: sono la registrazione della straordinaria efficacia, anche estetica, di situazioni destinate per definizione a scomparire. Sono il racconto di ciò che via via si è determinato in questo luogo in trasformazione ed è quindi scomparso, inghiottito; ciò che la costruzione nel suo divenire ha fornito ad uno sguardo attento.
Le immagini sono state esposte dal 25 settembre all'8 ottobre alla Galleria Forni di Bologna, e lo saranno dal 29 ottobre al 16 dicembre alla Fondazione Marangoni di Firenze.