Sabato 27 febbraio, il vernissage della mostra organizzata dalla Fondazione Furlan con il patrocinio dell'
Ordine degli Architetti PPC della provincia di Pordenone.
Nelle botteghe degli artigiani, in un passato non troppo lontano, le ricette custodirono a lungo i segreti del mestiere, trascritte nei ricettari e gelosamente tramandate da padre in figlio.
2010, nuovo millennio, Santiago Cirugeda svela i segreti del mestiere e mostra al pubblico le sue ricette . Cittadino, architetto, artista, studente, dissidente, interviene localmente per risolvere determinate situazioni che si vengono a creare nel tessuto urbano: da ognuna di queste scaturisce una ricetta, una receta urbana. La ricetta funziona, da subito diventa di dominio pubblico e l'azione diventa programmatica: nasce Recetas Urbanas, collettivo di architetti con base a Siviglia.
Architettura reversibile, autocostruzione, riciclo di spazi urbani, sostenibilità, lo «studio esaustivo» della normativa, sono le strategie a cui Cirugeda ricorre per dribblare gli ostacoli dinnanzi a cui, di solito, l'architettura tradizionale si blocca. La sua è un'architettura libera, svincolata sia dalle fondamenta che da un'estetica preconfezionata: non è un'architettura-cosmetico, la forma si rigenera continuamente, cambiando di progetto in progetto, ma sempre restando fedele ai materiali, come nella miglior tradizione vitruviana.