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Una precisa identità per rapportarsi al paesaggio

 

Questa intervista è stata pubblicata sul Focus di Febbraio 2011

 
 

Un impianto di termovalorizzazione è associato al tema del complesso ciclo dei rifiuti, difficilmente si pensa al suo valore architettonico. Nella scelta di partenza per il nuovo impianto di Poggibonsi era contenuta la volontà di puntare sulla qualità architettonica?

Impianti tecnologici come questo, legati al ciclo di gestione dei rifiuti, fanno sempre più  parte del nostro paesaggio urbano. È logico che si ponga quindi, in aggiunta a tutte le questioni inerenti la loro sostenibilità ambientale e la tutela dell'aria e del territorio, il problema del loro inserimento e integrazione alla scala del paesaggio. Fin dall'inizio vi è stato da parte di Sienambiente una forte assunzione di responsabilità su ciò che avrebbe significato realizzare, all'interno di un territorio tanto sensibile come quello della campagna senese ai piedi delle colline di San Gimignano, un impianto di questo tipo.

Che si dovesse rispondere con una proposta di alta qualità architettonica è stato quindi chiaro fin dal primo momento. D'altra parte già con l'impianto di selezione e compostaggio dei rifiuti di  Le Cortine, collocato a sud di Siena  nel territorio delle crete, avevamo affrontato un tema altrettanto complesso, dovendo confrontarci con la forza di un paesaggio storico-naturale di estrema delicatezza. Anche in quel caso la qualità del progetto è stato uno strumento essenziale per dare legittimità paesaggistica all'intervento attraverso la coesistenza e coerenza tra la morfologia della campagna e quella  dell'architettura.

 
 

Il progetto prescelto è di uno studio di architettura e non di ingegneria come si penserebbe per impianti simili. È stato valutato come un elemento di maggiore completezza?

In realtà, e non poteva essere altrimenti, si è trattato di una progettazione  complessa che ha visto  il concorso di molte competenze diverse: ingegneri, chimici, tecnologi, architetti. L'impianto di  termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbani - per la  parte residua dopo la raccolta differenziata - è una  macchina tecnologico-industriale che ha avuto necessità delle competenze architettoniche e paesaggistiche nel momento in cui si è misurata con il contesto ambientale e paesaggistico e con l'esigenza di stabilire con esso un equilibrato rapporto.

Una certa prevalenza di competenze architettoniche si può intravedere semmai nelle parti meno specializzate tecnologicamente, nelle quali si è trattato di dare ordine ai percorsi, alle aree di parcheggio, all'ubicazione dei vari edifici di servizio, fino alla creazione di quel piccolo nucleo costituito dagli uffici e dallo spazio per conferenze  che fonda uno dei suoi principali caratteri proprio sulla qualità del luogo e dell'architettura.

 
 

Come vengono integrate le funzioni impiantistiche e tecnologiche con visibili segni architettonici?

La scelta concettuale di fondo del progetto, data la complessità impiantistica del termovalorizzatore, è stata  di "esplicitare la funzione industriale e tecnologica sia attraverso la forma degli edifici che attraverso l'uso dei  materiali di rivestimento, in questo caso lamiere ondulate e stirate in alluminio naturale. Attraverso questa sincera ed esplicita dichiarazione di identità si è cercato un legittimo e paritario rapporto con il paesaggio rurale e urbano, senza finzioni né operazioni mimetiche".

 
 

La qualità architettonica del progetto permette di inserire meglio nel contesto urbano un elemento solitamente ingombrante come un impianto del genere?

La qualità architettonica dovrebbe essere considerata un requisito indispensabile per qualsiasi intervento di trasformazione del territorio, rurale o urbano che sia. A maggior ragione ciò vale per complessi edificati di questa dimensione.

 
 

Ricerca tecnologica e architettonica armonizzate hanno portato vantaggi all'attività produttiva dell'impianto di Poggibonsi?

Certamente l'estrema chiarezza dell'impianto, sia dal punto di vista tecnologico che insediativo, con separazione degli ingressi, dei percorsi, delle aree di lavoro, ha aiutato notevolmente tutto il complesso delle attività sotto il profilo della razionalità operativa, dell'efficienza e della sicurezza sul lavoro.

 
 
 

 

 

 
 
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