Sono in vigore da una settimana le nuove soglie per l'affidamento degli appalti con procedura negoziata e procedura ristretta semplificata, ma non si placano le polemiche, iniziate già nella fase di approvazione, su rischi e opportunità per progettisti e operatori del settore.
Introdotte dalla Legge Sviluppo per velocizzare le procedure e consentire una partenza più rapida dei lavori, le disposizioni sono state considerate colpevoli di porre dei limiti alla concorrenza, generando una serie di proposte alternative.
Incarichi di progettazione con concorso
In un contesto che ha innalzato le soglie per procedura negoziata e affidamento diretto degli incarichi, facendo diminuire il numero delle gare, il Cnappc, Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori paesaggisti e pianificatori, propone di ridare al concorso un ruolo centrale per l'affidamento degli incarichi di progettazione.
Il Cnappc pensa a concorsi per via telematica, con procedure semplici e veloci, in grado di assicurare la continuità dell'attività progettuale dall'ideazione alla realizzazione dell'opera, per garantire la qualità del risultato finale.
Secondo il vicepresidente Rino La Mendola, sarebbe quindi necessario apportare qualche modifica al Codice Appalti separando il servizio di progettazione dall'appalto di lavori e limitando il ricorso all'appalto integrato ai soli casi di evidente specificità e complessità tecnologica.
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Appalti: "Concorso sia procedura privilegiata"