Roma, 26 ottobre 2012. "Mentre esprimiamo la nostra solidarietà alle popolazioni calabresi colpite dal sisma, ancora una volta, tuttavia, dobbiamo sottolineare che ci troviamo di fronte ad un evento che causa, oltre a lutti e sofferenze, danni al patrimonio edilizio pubblico e privato, a causa della totale assenza di ogni iniziativa di manutenzione e di prevenzione".
Così il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori
"Se nel nostro Paese - continua - si decidesse finalmente di mettere da parte i faraonici investimenti nelle grandi opere e nelle infrastrutture e si destinassero, al contrario, le poche risorse disponibili per la cura ed il mantenimento degli edifici pubblici e privati, non saremmo anche oggi a fare il computo dei danni".
"Grave inoltre - continua ancora - appare il fatto che, paradossalmente, proprio i luoghi come le scuole e gli ospedali che dovrebbero essere "luoghi sicuri e protetti" sono invece quelli a più alto rischio e che più di altri risentono della mancanza di ogni intervento. Paradossale è anche che nel nostro Paese si inneschi un'assurda caccia alle streghe nei confronti della comunità scientifica che non ha saputo prevedere i terremoti e non si faccia invece, molto più semplicemente, un serio e quotidiano sforzo di messa in sicurezza del territorio e del patrimonio immobiliare nazionale".
"Ecco perché - conclude - ancora una volta ribadiamo con forza quanto sia indispensabile un impegno collettivo volto a costruire una coscienza della prevenzione e della sicurezza".