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28 giugno 2012 - Risposta al quesito del 12 giugno 2012 dell'Ordine Varese(Argomento: Concorso di idee)

 

Quesito

In allegato inviamo il bando di concorso Magazzini Malpensa, le considerazioni della commissione esame bandi congiunta Ingegneri e architetti, e la risposta del sig. Tacchi  legale rappresentante dalla società Magazzini Malpensa.
Restiamo in attesa di un vs. parere in merito.

 
 

Parere

Nel merito, appare fondamentale, innanzitutto, stabilire con certezza la natura giuridica della stazione appaltante che, a tutti gli effetti, sembrerebbe trattarsi di società di diritto privato soggetta all'attività di deposito merci per conto terzi.
Il dato è evidentemente indispensabile poiché, in caso di ente privato, la società banditrice non rientrerebbe tra le amministrazioni aggiudicatrici di cui all'art. 3 del Codice e, conseguentemente, non avrebbe vincoli di legge per il rispetto della normativa sugli appalti pubblici.
Ciò premesso, va rilevato che il bando prevede che "possono partecipare al concorso di idee indetto dalla Società Magazzini Malpensa S.p.A., tutti coloro che ritengono di avere idee e competenze tecniche in materia di pianificazione e progettazione di strutture produttive a vario titolo, in forma singola o variamente associata nelle forme ritenute più opportune, sollevando la Società Magazzini Malpensa da ogni tipo di responsabilità ed onere nei confronti di coloro che vengono coinvolti" e che "ogni partecipante ha facoltà di consegnare ulteriori elaborati a propria discrezione, purché non contengano identificativi che riconducano all'autore/i. I partecipanti hanno facoltà di proporre anche più soluzioni alternative, adeguatamente motivate, nel rispetto di quanto previsto dalla disciplina urbanistica vigente ovvero proporre il riassetto urbanistico dell'area, ma senza che ciò determini modifica o incremento dei premi determinati".
Dal contenuto di tali stralci si evince che, quand'anche la Società Magazzini Malpensa non fosse direttamente tenuta al rispetto della normativa sugli appalti pubblici, tuttavia l'attività progettuale oggetto del concorso dovrebbe comunque essere assoggettata al rispetto delle prescrizioni urbanistiche.
Il bando, al riguardo, prevede che "le aree oggetto d'intervento ricadono ai sensi del P.R.G. vigente in zona D/A - zona per attrezzature esistenti al servizio dell'aeroporto - e sono state edificate nel rispetto dei seguenti indici: - Utilizzazione Fondiaria=0,3 mq/mq - H=10 m - Rapporto di copertura=30% In tale zona è ammesso l'ampliamento delle strutture edilizie esistenti (50% per i primi 1000 mq. e 20% per i successivi), nonché la realizzazione di nuovi edifici, opere ed infrastrutture pertinenti e funzionali in via immediata e diretta all'esercizio aeroportuale. Attualmente sono in corso presso le Amministrazioni le procedure del nuovo strumento urbanistico di Piano di Governo del Territorio (PGT)".
Ne consegue che, stanti le prescrizioni di carattere urbanistico, la partecipazione al concorso di idee dovrà essere comunque effettuata da professionisti tecnici, in base all'art. 52 del R.D. 23.10.1925 n. 2537 e all'art. 6 del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380.
L'eccessiva genericità, sia relativa alla tipologia di partecipanti, sia alla presentazione di elaborati, si rivela contraria a criteri di logicità ed economicità, poiché la Magazzini Malpensa S.p.a. potrebbe trovarsi con proposte progettuali che, in assenza di sottoscrizione da parte di tecnici abilitati, non risulterebbero conformi alle indicazioni dello strumento urbanistico del piano di governo del territorio.
Tutto ciò, naturalmente, nel caso fosse confermato il carattere prettamente privatistico dell'ente banditore. Qualora ciò non fosse, infatti, il concorso posto in essere attraverso il bando adottato rappresenterebbe un mostro procedurale, certamente discutibile e assolutamente non trasparente.

 
 
 
 
 
Area Riservata
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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