Codesto Ordine chiede se sia legittima
l'impostazione privatistica della procedura, pur prevedendo l'attivazione, a
breve, di notevoli stanziamenti da parte della Cassa depositi e prestiti e la
proprietà pubblica del Comune di Teramo.
Nel merito, il concorso di idee di housing
sociale bandito da Investire Immobiliare SGR S.p.a., coinvolge precisi
riferimenti normativi, ovvero l'articolo 11 del decreto-legge 25 giugno 2008,
n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133; il
D.P.C.M. 16 luglio 2009, c.d. "Piano nazionale di edilizia abitativa"; il
Decreto interministeriale (infrastrutture - solidarietà sociale - politiche per
la famiglia - politiche giovanili) 22 aprile 2008, recante la definizione di
alloggio sociale ai fini dell'esenzione dall'obbligo di notifica degli aiuti di
Stato e che, in particolare, prevede che "il servizio di edilizia residenziale
sociale viene erogato da operatori pubblici e privati".
La struttura della I.I. SGR Spa è quella di un
fondo immobiliare, soggetto privato partecipato da fondazioni bancarie e banche
(Carisap e Tercas) e, pur connotandosi come strumento privatistico di gestione
del risparmio, è chiamato a perseguire una finalità sociale come quella
dell'accesso ad un alloggio a canone adeguato ai redditi delle categorie
sociali individuate dal Piano nazionale di edilizia abitativa.
La gestione dell'iniziativa deve quindi avvenire
nella forma e nel rispetto del Codice e della normativa comunitaria e la
selezione deve svolgersi mediante procedura ad evidenza pubblica, mentre
l'intervento del Comune nell'iniziativa si esplica con poteri che non hanno a
che fare con la sfera pubblica, ma utilizzando gli strumenti privatistici in
uso agli operatori economici.
Per tale aspetto, occorrerà verificare, stante
la compresenza di risorse pubbliche e private a sostegno dell'operazione, quale
sia la percentuale della parte di origine privata e quale di quella pubblica,
per verificare se la partecipazione dell'Ente territoriale non dissimuli un
intervento "pubblicistico", annullando, di fatto, il grado d'indipendenza
imprenditoriale del partner privato.
Occorrerà poi verificare se, dal momento che
l'iniziativa sembrerebbe basarsi su finanziamenti bancari, se goda anche di
garanzie pubbliche o di contributi pubblici in conto interessi.
A tal fine, appare possibile formulare nei
confronti del Comune di Teramo e di I.I. SGR Spa specifiche richieste di
accesso agli atti ex L. 241/1990, per verificare:
- quale sia la percentuale privata e quale quella pubblica
dell'operazione;
- se l'intervento posto in essere sia compatibile con la
normativa in materia di deficit eccessivi;
- se l'intervento posto in essere sia compatibile con la
normativa in materia di aiuti di Stato, conformemente alla Decisione n. 2012/21/UE
della Commissione europea, cui si rinvia, che stabilisce le condizioni alle
quali gli aiuti di Stato, sotto forma di compensazione degli obblighi di
servizio pubblico, concessi ad imprese incaricate della gestione di servizi
d'interesse economico generale, sono considerati compatibili con il mercato
comune;
- se sia stato analizzato
l'impatto sul bilancio comunale in termini di rispetto dei vincoli dettati dal
patto di stabilità interno.