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  ISTITUZIONE , Lavori Pubblici , Pareri CNAPPC a Ordini , 15 aprile 2014 - Risposta al quesito del 3 aprile 2014 dell'Ordine Mantova (Argomento: Appalto integrato)  

15 aprile 2014 - Risposta al quesito del 3 aprile 2014 dell'Ordine Mantova (Argomento: Appalto integrato)

 

Quesito

Con la presente siamo a chiedere il Vostro parere in relazione alla regolarità del bando di appalto integrato promosso dal Comune di Suzara

 
 

Parere

Si tratta della procedura aperta per l'affidamento, ai sensi dell'art. 53, comma 2, lettera c), del Codice, della progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori previa acquisizione della progettazione definitiva in sede di offerta.
Il Comune di Suzzara ha pubblicato il bando di gara in Gazzetta Ufficiale (5a Serie Speciale - Contratti Pubblici) n. 22 del 24.2.2014, fissando la scadenza per la presentazione delle offerte (e dunque della progettazione definitiva) entro il 05 aprile 2014, cioè prevedendo un periodo di 40 giorni dalla pubblicazione in GURI alla data di chiusura della partecipazione alla gara.
La disciplina dei termini di pubblicazione è contenuta nell'art. 122, comma 6, lett. e), del Codice, che prescrive: «e) in tutte le procedure, quando il contratto ha per oggetto anche la progettazione esecutiva, il termine per la ricezione delle offerte non può essere inferiore a quaranta giorni dalla data di pubblicazione del bando di gara o di invio dell'invito; quando il contratto ha per oggetto anche la progettazione definitiva, il termine per la ricezione delle offerte non può essere inferiore a sessanta giorni con le medesime decorrenze;».
Il riferimento ovviamente è ai termini concessi per la redazione della progettazione da produrre in sede di gara (Cfr. Deliberazione AVCP n. 77 Adunanza 1 agosto 2012 in un caso analogo) ed appare manifestamente illogica la risposta del Comune di Suzzara che dichiara, rispondendo ad un quesito dell'Ordine, di essere nei tempi, considerando i 40 giorni riferiti nella norma alla progettazione esecutiva e non a quella definitiva.
I termini per la presentazione delle offerte sono stati dunque notevolmente ridotti rispetto ai 60 giorni prescritti dell'art. 122, comma 6, lett. e) del Codice. La riduzione dei termini per la presentazione delle offerte, equivale a tempi ridotti per la redazione degli elaborati progettuali che, come più volte ribadito dalla AVCP, "possono (...) determinare progetti di qualità carente, (...) che possono presentare difficoltà in fase di esecuzione".
Peraltro, i termini previsti per la presentazione delle offerte non appaiono compatibili con l'entità e la complessità dei documenti richiesti dalla progettazione definitiva e potrebbero non consentire un'adeguata partecipazione da parte dei soggetti qualificati interessati alla gara.
Si osserva che termini esigui assegnati per la compilazione della progettazione determinano la redazione di progetti di qualità carente, soprattutto privi di adeguate indagini e rilievi preventivi e che possono pertanto presentare difficoltà in fase di esecuzione.
Inoltre, i tempi ristretti per la redazione di un progetto definitivo influiscono certamente sulla partecipazione alle procedure, determinando di fatto un'impropria limitazione del numero di partecipanti, così violando i principi comunitari e del Codice dei contratti pubblici.
Per tale violazione, la Commissione Europea ha ritenuto necessario stabilire delle specifiche sanzioni per violazione dei termini di pubblicità delle gare, prevedendo anche la revoca parziale o totale del contributo comunitario (Orientamenti per la determinazione delle rettifiche finanziarie da applicare alle spese cofinanziate dai fondi strutturali e dal fondo di coesione in occasione del mancato rispetto delle norme in materia di appalti pubblici - COCOF 07/0037/03-IT del 29/11/2007).
Appare inoltre irrituale la pubblicazione postuma, all'albo pretorio on line del Comune, della delibera comunale di approvazione del progetto preliminare (richiamata nel disciplinare di gara), dove avrebbero dovuto essere indicate, tra l'altro, le motivazioni in ordine alle esigenze tecniche, organizzative ed economiche per il ricorso all'appalto integrato.
Tale delibera (n. 186 del 20/12/2013) è stata pubblicata il 17.03.2014, cioè 87 giorni dopo la sua adozione e, soprattutto, 21 giorni dopo la pubblicazione del bando di gara.
Del tutto inidonea a sanare le irregolarità segnalate, infine, risulta l'iniziativa della stazione appaltante che il 31.03.2014, in prossimità della scadenza del termine di presentazione delle offerte, ha prorogato i tempi di 20 giorni, raggiungendo così i 60 giorni prescritti dalla normativa.
Alla luce di quanto sopra osservato, si ritiene sia stata ampiamente violata la disciplina in materia di termini di gara.



 
 
 
 
 

 

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