La Casa Comune degli Architetti Italiani

L'11 luglio scorso, in occasione del Forum europeo delle politiche architettoniche, è stato approvato all'unanimità a Parigi il PROGETTO DI RISOLUZIONE SULLA QUALITÀ ARCHITETTONICA NELL'AMBIENTE URBANO. Il Progetto verrà ufficialmente presentato a novembre, sotto la Presidenza francese, al Consiglio dei Ministri della Cultura dell'Unione Europea. Dunque, come annunciato, nel semestre di presidenza francese, il Consiglio dell'Unione Europea delibererà una risoluzione specifica per l'architettura. Si tratta di un manifesto per l'architettura europea, che riprende e sviluppa il manifesto degli architetti italiani di Torino. Stavolta, però, appena un anno da Torino, prodigiosamente, il manifesto per l'architettura sarà proposto a tutti i cittadini della comunità e, direttamente, dalla massima istituzione europea. Si tratterà di un evento epocale.
Il Progetto è integralmente riportato sull'ultimo numero della nostra rivista insieme a un ampio resoconto degli avvenimenti. Anche il numero di Costruire del mese di settembre si occupa ampiamente di questo straordinario evento. Dovremo allora essere pronti, a novembre, in occasione della deliberazione, per dare massima risonanza all'evento in tutta Europa, e particolarmente in Italia. Il Forum europeo delle politiche architettoniche è stato costruito da François Barré e Michel Ricard. Il comité de pilotage [comitato esecutivo] del Forum è formato dai Paesi che si alterneranno in sequenza, nei semestri di presidenza dell'Unione.
Questo era necessario per dare continuità all'azione politica sull'Unione. L'unica eccezione a questa regola è la presenza, nel comité de pilotage, dell'Italia, cui non spetta alcun semestre. Per l'Italia, però, l'unica istituzione presente è il CNA. Nel CNA l'amministrazione francese individua il principale alleato, poiché l'idea del Forum nacque proprio ad Assisi, in occasione della Prima conferenza europea per l'architettura. Una forte alleanza per l'architettura, quella tra ministero della Cultura francese e gli architetti italiani, che è anche il risultato della efficace azione giuridico-legislativa da noi svolta in sede europea.