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«Salviamo Londra»: Carlo dichiara guerra ai nuovi grattacieli

 

«Voglio una città a dimensione umana»

Testata:
Corriere della Sera
 
Data:
02-02-2008
 
Autore:
Guido Santevecchi
 
 
Vent'anni fa il principe Carlo sfoderò la spada per fermare il progetto di estensione della National Gallery in Trafalgar Square: «Somiglia a un mostruoso foruncolo sul volto di una persona amata», disse. E paragonò i palazzi moderni tirati su nel cuore di Londra ai danni compiuti dai bombardieri nazisti durante il Blitz: «I nostri architetti della ricostruzione hanno fatto di peggio». Ora l'erede al trono riparte nella sua crociata e prende di mira i grattacieli che oscurano i tesori architettonici della città, dalla Torre di Londra a St Paul's, la cattedrale che fu il simbolo della resistenza alle bombe della Luftwaffe.
«Sembriamo determinati a vandalizzare questi ultimi luoghi che hanno mantenuto per secoli una dimensione umana senza tempo», ha detto in tono accorato. E mentre parlava, alle sue spalle, ha fatto proiettare come sfondo un'immagine del «nuovo foruncolo»: un grattacielo di 44 piani che sorgerà nella City. Quel progetto ardito, in acciaio e cristallo, è stato già soprannominato Cheese Grater, perché ha una forma che ricorda una «grattugia del formaggio». Il Cheese Grater però è firmato da Lord Rogers, l'architetto che ha già dato allo skyline londinese il quartier generale dei Lloyds, il miglior esempio di opera prodotta dal movimento «hi-tech » britannico. E Richard Rogers è un potente membro della nomenklatura New Labour, consigliere urbanistico del sindaco Ken Livingstone.
Quasi un attacco politico durante la campagna elettorale (a Londra si vota a maggio). E subito si sono levate voci contro l'ingerenza passatista e conservatrice del principe. «Sbaglia. Londra non è un museo. Dev'essere rinnovata per la prossima generazione, se vogliamo che diventi la città guida del mondo. Non possiamo lasciarla a un'epoca medioevale », ha risposto Ken Shuttleworth dello studio di Lord Foster, che ha firmato un altro simbolo hi-tech: il Gherkin, il «cetriolino» che svetta dietro St Paul's.
(...)

Su la Repubblica:
"Ma pensiamo a cosa fu il Colosseo, la modernità in città non è peccato". L'architetto Fuksas: in Gran Bretagna realizzate tra le migliori opere contemporanee di Pietro Del Re

 
 
 

 

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