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Concorsi lontani dagli standard Ue

 

Opere pubbliche. Sono 52 quelli pubblicati

Testata:
Il Sole 24Ore
 
Data:
27-06-2008
 
Autore:
Valeria Uva
 
 
Italia ancora indietro nei concorsi di architettura. Se si guarda agli avvisi pubblicati nella Gazzetta europea nel 2007, il Paese è solo quarto. Con i suoi 52 concorsi di valore superiore ai 210mila euro - e dunque degni di pubblicazione nella Gazzetta - l'Italia è ancora a distanza siderale dalle 1.150 sfide lanciate dalla Francia enllo stesso anno, e comunque sotto di due terzi rispetto alla Germania. Le regole non aiutano. Anche l'ultima occasione, la riforma della normativa sugli appalti pubblici, in vigore dal luglio 2006 ma già rimaneggiata due volte, non è riuscita a imporre il concorso come strada maestra per realizzare le opere pubbliche, come invece accade da molti anni in Francia dove il rapporto tra concorsi e gare di progettazione (dove si confrontano i curricula e non i progetti) è invertito.
(...)
Raffaele Sirica, presidente dell'Ordine architetti, guarda oltre. «Quello che ci separa dall'esempio francese non è più solo il numero dei concorsi - polemizza - ma l'assenza di una reale programmazione delle opere pubbliche. Prima dei bandi serve una fase di urbanistica partecipata, di confronto con i cittadini, altrimenti continueremo ad avere tante opere controverse come l'Ara Pacis a Roma». Per questo l'Ordine ha preparato un «Manuale di buone pratiche» che sarà presentato subito dopo il congresso mondiale di Torino per aiutare gli amministratori a governare le trasformazioni nelle città.

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