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Il futuro dell'architettura è qui

 
Testata:
Il Foglio
 
Data:
27-06-2008
 
Autore:
AA.VV.
 
 
Sono le "Olimpiadi" dell'architettura. E, per la prima volta dalla loro fondazione, nel 1948, si terranno in Italia. In un'epoca in cui ogni trasformazione sociale, ogni modifica storica spesso viene accompagnata da cambiamenti nel tessuto urbano della città come nel modo di abitare e di concepire gli spazi in comune, il Congresso mondiale degli architetti, che si tiene a Torino dal 29 giugno al 3 luglio, diviene immediata occasione per riflettere sul modo in cui l'architettura può accompagnare e indirizzare i cambiamenti sociali. La manifestazione, promossa dall'Unione internazionale degli architetti, raduna in una serie di sessioni ed eventi che si snodano in percorsi tematici, i maggiori architetti e urbanisti del mondo, pronti a interrogarsi sul futuro di quest'arte.
(...)

Nuovi paesaggi urbani
Tra i molteplici temi che il congresso torinese andrà ad affrontare spicca quello relativo alla sostenibilità ambientale e alla neutralizzazione, necessaria in uno scenario postmoderno, delle patologie delle grandi aree urbane. Raffaele Sirica, presidente del Consiglio nazionale degli architetti, sullo scorso numero di Formiche ha analizzato il problema, evidenziando come la casa e l'ambiente debbano essere posti nell'agenda politica italiana, sulla scia di quanto è accaduto in Francia e Gran Bretagna, dove sia la commissione Attali sia il governo laburista di Gordon Brown spingono sulla realizzazione, entro il prossimo decennio, di nuove città ambientali, " laboratori della modernità urbana attraverso l' integrazione tra l'alta qualità dell'ambiente e tecnologie di comunicazione d'avanguardia". L'occasione per l'Italia di sperimentare questi nuovi modelli di sviluppo urbano è data dall'Esposizione universale di Milano del 2015, che convoglierà sulla città padana l'attenzione del mondo intero. Spiega Sirica che il dialogo tra istituzioni e mondo delle professioni deve stabilire "un intreccio virtuoso che superi sia l'urbanistica vincolistica del dopoguerra, tutta quantitativa, sia l'attuale iperliberismo senza regole, dove quasi tutto si affida ai privati, con possibili preoccupanti ricadute sulla collettività". Per la qualità e la definizione di una tempistica certa nella realizzazione delle opere, occorrono concorsi di progettazione, piani strategici flessibili, project financing, master plan per la programmazione dei progetti. Nuovi paesaggi urbani possono sorgere, realtà dove gli abitanti sono integrati con l'ambiente che li circonda, con infrastrutture e servizi che consentano una buona qualità della vita e non una " deportazione" in spazi alieni, come avvenuto nei decenni passati. Per questo è necessaria anche una valorizzazione dei giovani professionisti del settore "sia consentendo loro l'accesso al credito, sia riformando le disposizioni della legge sul diritto d'autore, per assicurare la compiuta protezione delle opere intellettuali rese dal professionista".

L'impegno del governo
"L'architettura è parte fondante del nostro patrimonio culturale ed è tempo che ritorni a essere al centro delle politiche del territorio per garantire quello sviluppo armonico imprescindibile in chiave di conservazione e rilancio economico. Una "Legge sulla qualità architettonica", che intendo presentate al prossimo Consiglio dei Ministri, può essere dunque uno strumento importante per attivare un processo virtuoso di riqualificazione che, nel Duemila, ha trovato riconoscimento anche in sede comunitaria con l'approvazione, all'unani- mità, della "Risoluzione sulla qualità architettonica dell'ambiente urbano e rurale" da parte del Consiglio dell'Unione europea".
Sandro Bondi, Ministro per i Beni culturali

"Ci impegneremo a promuovere una normativa atta a garantire la qualità architettonica che crei le condizioni perché questa sfida possa essere raccolta e vinta da quello che, in tutto il mondo, è conosciuto come il "genio italico". Un contributo decisivo potrà essere fornito dal rilancio dei concorsi di progettazione che, promuovendo il confronto nel merito, possono rivoluzionare la fisionomia di un intero Paese. Ma penso anche a una stagione di concorsi di idee".
Altero Matteoli, Ministro delle Infrastrutture

 
 
 
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