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Entro luglio il disegno di legge sulla qualità architettonica

 
Testata:
Italia Oggi
 
Data:
01-07-2008
 
Autore:
Jan Pellissier
 
 
«Entro luglio porterò all'esame del consiglio dei ministri il disegno di legge quadro sulla qualità architettonica che riprende le proposte del 2003 e del 2004 del precedente governo Berlusconi». Il ministro dei beni culturali, Sandro Bondi, ha aperto con quest'annuncio il XXIII Congresso mondiale Uia (Unione internazionale degli architetti) che si svolge fino a giovedì a Torino. Scontati gli applausi delle migliaia di architetti che affollavano il Palavela dove si è svolta la sessione d'apertura. Il disegno di legge, che riprende quello mai arrivato in aula di Giulio Urbani, prevede innanzitutto la promozione di concorsi di architettura, prevedendo un fondo destinato a sostenere l'espletamento di tali concorsi per le opere di rilevante interesse architettonico e che siano destinate ad attività culturali o ubicate in aree di interesse storico o paesaggistico. Si intendono inoltre favorire i giovani con premi speciali a loro dedicati. Si vuole poi arrivare al riconoscimento del valore artistico, sulla base di criteri standard di qualità. Tutto ciò sarà comunicato all'autore e al proprietario dell'opera, anche agli effetti previsti della tutela del diritto d'autore, un riconoscimento che il ministero potrà anche trascrivere sui registri immobiliari facendo così partire anche i meccanismi contributivi del ministero stesso. Previsti poi premi e riconoscimenti agli enti pubblici, prevista anche la promozione dell'alta formazione e delle ricerca, e di insegnamenti scolastici sulla cultura architettonica. Infi ne, le amministrazioni pubbliche dovranno destinare il 2% della spesa per nuove opere, all'inserimento di opere d'arte negli edifi ci, una spesa che sarà però detraibile. Logica la soddisfazione di Raffaele Sirica, presidente del Consiglio nazionale degli architetti: «Mi sembra che siano stati individuati i punti giusti, daremo il nostro contributo a un provvedimento che esiste solo in Francia, ma è del 1976», ha spiegato Sirica. Mi auguro che non ci siano più incidenti di percorso durante l'approvazione, come accaduto in passato quando i ministeri economici non diedero le risorse necessarie». (...)
 
 
 
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