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Ingegneri: «Noi, i secondi della lista»

 

Anche il Cup condivide il percorso

Testata:
Il Sole 24Ore
 
Data:
08-09-2008
 
Autore:
Fr. Mi.
 
 
Sulla carta sono "il secondo blocco". Toccherebbe a loro essere riformati dopo commercialisti avvocati, notai e consulenti del lavoro.
Sulla carta, però. Perché dal ministero nessuno ha ancora diffuso un piano di lavoro. E la paura, adesso, per il mondo delle professioni tecniche, è quella di restare fuori.
«Il metodo ci sembra buono - dice il presidente degli ingegneri Paolo Stefanelli - anche perché consentirebbe di risolvere più velocemente le questioni più urgenti di ogni singola professione». Secondo gli ingegneri una riforma a "pacchetti" è necessaria per «andare a fondo nei problemi, perché è dura trovare qualcosa che accomuni tutti gli Ordini».
(...)
Nei prossimi giorni geometri, periti industriali e periti agrari costituiranno un comitato unitario e chiederanno poi un incontro con il ministro.
Lo stesso ha fatto il presidente del consiglio nazionale degli architetti Raffaele Sirica, che presiede anche il Cup, il comitato unitario delle professioni intellettuali. «Siamo pronti a mettere a disposizione del ministro la nostra esperienza in materia», spiega. Anche al presidente degli architetti l'ipotesi di riformare le professioni partendo dalle differenti tipologie e dai diversi campi di applicazione sembra piacere. « È importante che si torni a parlare di riforma - aggiunge - e che si pensi di affrontarla andando a fondo nei problemi dei vari settori».

 
 
 
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