Dove stiamo andando

Gli ultimi mesi sono stati caratterizzati da una forte recessione economica a livello planetario che ha già determinato notevoli conseguenze quali, ad esempio, una forte contrazione dei consumi con lerelative ricadute occupazionali.
Le prospettive per il futuro sono altrettanto poco confortanti, molti investimenti hanno rallentato, o addirittura bloccato, il proprio corso facendo presagire che il periodo di stagnazione potrebbe non essere breve.
All'interno di tale contesto si inquadra poi un mercato, come quello dell'edilizia, che ha mostrato una forte contrazione, sia in Italia che all'estero, così come ben evidenziato dalle ricerche sviluppate dal Cresme per conto del CNAPPC in occasione dei recenti eventi congressuali di Palermo e Torino.
L'Italia presenta inoltre la particolarità di essere il paese al mondo con il maggior numero di architetti cui, come sappiamo, nel settore dell'edilizia si affiancano numerosi altri soggetti, laureati e diplomati.
Nel nostro paese nel 2006 risultavano iscritti al sistema ordinistico oltre 123mila architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori contro i 103mila presenti in Germania (dei quali però 50mila impiegati nel settore pubblico), 32mila in Spagna, 30mila in Gran Bretagna e 27mila in Francia.
Attraverso il contributo del Vice-presidente del Consiglio Nazionale Gianfranco Pizzolato vogliamo proporre una riflessione che ci aiuti a capire il contesto nel quale i professionisti italiani agiscono e, soprattutto, dove stanno andando.