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Dall'Antitrust accuse ideologiche

 

Le professioni: non siamo casta, ecco tutte riforme fatte

Testata:
Italia Oggi
 
Data:
25-03-2009
 
Autore:
Benedetta P. Pacelli
 
 
Rinviate al mittente e senza troppi giri di parole, le accuse del garante per la concorrenza agli ordini professionali. La pubblicità? Posto che sia davvero un fattore positivo per la concorrenza, ammettono le categorie interessate, è consentita senza restrizioni. I minimi tariffari? Aboliti, con tutti i disastri, però, che questo ha comportato. E poi nessuna chiusura alle società tra professionisti così come, quando è possibile per legge, alla possibilità di svolgere il tirocinio durante il corso di laurea. Insomma le categorie professionali mostrano, codici deontologici alla mano, di avere tenuto il passo delle lenzuolate di Bersani e non ci stanno alle accuse di chi, in virtù del liberismo, sembra volerli equiparare a un'impresa.
«È un'indagine viziata da pregiudizi ideologici», commentano al Consiglio nazionale degli architetti guidato da Raffaele Sirica, «soprattutto a fronte della crisi economica, e di una riduzione generalizzata di quasi il 50% delle tariffe nel nostro settore. Negli ultimi anni abbiamo proceduto ad accogliere i principi europei della concorrenza, modificando il codice deontologico e introducendo la pubblicità anche commerciale e norme per la tutela del cliente. Il nuovo Codice è stato a lungo sottoposto all'esame dell'Antitrust accogliendone le loro indicazioni.
(...)

 
 
 
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