Piano casa, in Veneto legge tra un mese

Vietato vendere e acquistare i diritti edificatori per gli ampliamenti del 20% e del 35% consentiti dal piano a sostegno dell'edilizia residenziale, mentre non è proprio detto che i condomini saranno esclusi dalla possibilità di ampliare le volumetrie. Alla fine saranno le norme comunali e regionali a chiarire quello che si potrà o non si potrà fare in seguito all'accordo governo enti locali sulle misure di sostegno all'edilizia. E le questioni che l'accordo lascia aperte sono molteplici, a cominciare dal problema di chi dovrà sopportare gli oneri di urbanizzazione, e in che percentuale, fino ai temi che riguardano gli interventi di demolizione e ricostruzione che determinano la possibilità di rottamare le periferie urbane. Il day after dell'accordo per rilanciare l'edilizia sta producendo fermento normativo ma anche proteste per le esclusioni dal provvedimento. Il Veneto guida la pattuglia di regioni già pronte a legiferare e ha annunciato la nuova normativa fra 30 giorni, mentre il Piemonte ha ricordato che per la regione cambierà poco dal momento che ha già messo in cantiere il piano casa da 10 mila alloggi entro il 2012. La regione Sicilia conta tre diverse proposte di piano casa e studia una legge premiale che incentivi il superamento degli abusi edilizi e favorisca l'efficienza energetica. Favorire il ricorso alle energie alternative è anche l'obiettivo della regione Lazio, mentre l'Emilia-Romagna ha già pronte le linee guida come la Lombardia.
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Soddisfazione per il provvedimento del governo a sostegno dell'edilizia è stata espressa anche dai progettisti del Cnappc (Consiglio nazionale architetti, progettisti, pianificatori e conservatori) guidati da Raffaele Sirica e dagli urbanisti riuniti nell'Inu presieduto da Federico Oliva che hanno sottolineato l'avvio dei processi di rottamazione delle periferie. (...)