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Architetti e ingegneri contro ampliamento competenze geometri

 
Testata:
Il Velino
 
Data:
13-07-2010
 
 
"I geometri ed i periti edili ci riprovano ancora una volta: in palese contrasto con tutte le piu' recenti Sentenze della Corte di cassazione sugli evidenti limiti di competenza dei geometri e dei periti edili, queste professioni ci riprovano a proporre anche alla Camera dei Deputati un Ddl esclusivo sulle loro attivita'". Lo affermano in una nota i Consigli nazionali degli architetti e degli ingegneri. Tra gli aspetti maggiormente contestati l'ampliamento esorbitante delle volumetrie ammesse nella progettazione anche in zona sismica (sino a 4500 mc), l'ampliamento delle competenze in urbanistica, l' ampliamento in materia di progettazione impiantistica, e cosi' via. "A nulla vale - prosegue la nota - il comune tavolo di lavoro in corso tra le professioni tecniche proprio in materia di competenze, a nulla vale la evidente logica di premettere una riforma complessiva degli ordinamenti professionali cosi' come concepita dal ministro Alfano prima di mettere mano al riordino delle competenze. A nulla vale il concetto di merito laddove per accedere a professioni che incidono su interessi costituzionali quali la sicurezza dell'abitare o la tutela del paesaggio occorre aver superato corsi universitari assolutamente appropriati: almeno cosi' si fa in Europa ed in tutto il mondo civile". (segue)
 
Architetti e ingegneri contro ampliamento competenze geometri (2)
I due Consigli nazionali ribadiscono che "per tali professioni regolamentate occorre superare percorsi universitari e non puo' una legge, prevedendo un semplice corso di 120 ore, annullare 5 anni di studio. A geometri e periti edili - conclude la nota - va ancora una volta rivolto l'invito di percorre comunemente la strada della ragionevolezza, ma se cosi non fosse vi sara' la nostra piu' ferma opposizione a proposte di legge basate sulle solite, inopportune ed antistoriche regalie all' 'italiana'".
 
 
 
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