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Architetti. Tariffe minime? Rimettiamole in cantiere

 
Testata:
Corriere Economia
 
Data:
28-02-2011
 
Autore:
Isidoro Trovato
 
 

Il sistema scricchiola e gli architetti studiano le soluzioni. Il mondo delle professioni ordinistiche è in piena evoluzione tra polemiche e contrapposizioni. In un simile contesto il sistema edile segnala ancora una forte sofferenza: 300 mila tra architetti e ingegneri hanno visto restringersi vertiginosamente il loro giro d'affari e ora chiedono chiarezza e correttivi. (...)
Il piano casa
Il ripristino delle tariffe minime, da solo, non potrà risollevare le sorti della professione. Per gli architetti italiani è indubbio che serva un rilancio del settore edile, profondamente in crisi, così come risulta ormai non più rinviabile la semplificazione delle procedure amministrative. Però non raccoglie consensi l'ipotesi di un «piano casa bis» , a meno che esso non si ponga l'obiettivo di riqualificare le periferie ed i contesti residenziali degradati. «La necessità di tutelare il territorio principale risorsa economica e culturale del nostro Paese - spiega Massimo Gallione, presidente del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori - deve procedere in modo contestuale all'identificazione di efficaci strumenti di gestione delle trasformazioni e di promozione dell'architettura di qualità. L'incentivazione degli strumenti connessi al contenimento dei c o n s u m i energetici, dell'edilizia di scarsa qualità, alla riqualificazione complessiva delle nostre città deve far parte, unitamente alle relative agevolazioni di tipo fiscale, di quel complessivo progetto di riqualificazione ambientale del Paese che gli architetti italiani sollecitano da anni».
(...)

 
 
 
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