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Lettera di Leopoldo Freyrie al Sindaco Pisapia

 

Egregio Signor Sindaco,

Le scrivo ancora a distanza di parecchi mesi, immaginando che i Suoi impegni Le abbiano impedito di rispondermi, così come ad accedere alla mia richiesta - a nome del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggìsti e Conservatori che rappresento - di un incontro.

I temi di cui volevo discutere con Lei sono principalmente due ed altrettanto urgenti e importanti per gli architetti italiani, entrambi sono oggetto del mio dovere istituzionale, di eletto a rappresentare un alto organismo dello Stato.

Il primo riguarda Expo, dove - salvo per costruzioni effimere e di servizio - la società EXPO 2015 Spa intende assegnare i progetti mediante appalto integrato, scelta giuridicamente inoppugnabile ma culturalmente e politicalmente sbagliata: infatti la scelta del progettista viene fatta a monte dalle Imprese concorrenti, limitando drasticamente la concorrenza e chiudendo ogni possibilità ai talenti più giovani. Inoltre la strada scelta impedisce alcuna discussione pubblica sui progetti da parte dei cittadini, cosa che ritengo contraddittoria con il suo progetto politico per la città.

Già l'Unione Internazionale degli Architetti e il Consiglio degli Architetti d'Europa hanno espresso le loro rimostranze, ricordando, tra l'altro, la Risoluzione dell'Unione Europea del 2001 per la promozione dell'architettura e dei concorsi.
La motivazione che il tempo stringa è risibile: nei mesi che sono passati in incontri inutili - senza mai poter incontrare la dirigenza di Expo né Lei - i concorsi, almeno per gli edifici principali, si sarebbero realizzati e conclusi, offrendo al mondo l'immagine di una città che finalmente investe nella qualità degli spazi pubblici come, salvo nelle eccezioni dell'Ansaldo e dell'Arengario - frutto, guarda un pò, di concorsi di architettura.

Il tempo per rimediare c'è, avendo noi offerto soluzioni tecniche a costo zero che permettono di portare a termine il concorso in tre mesi, aprendolo ai giovani, agli stranieri, a chiunque possa offrire qualità dell'architettura sostenibile e duratura per la città, economia assai più importante di quella miope promossa da Infrastrutture Lombarde.

Un'altra proposta, anche questa a costo zero, sulla quale non ho ricevuto alcuna risposta, riguarda l'utilizzo del software pubblico In@materìa, realizzato da noi con il Ministero dell'Innovazione, che - interfacciandolo con quello del Comune - permetterebbe a qualunque progettista di avviare, inviare e controllare il percorso delle pratiche edilizie, con grande risparmio di tempo e risorse per la Pubblica Amministrazione, tornando a quell'efficienza di stampo "teresiano" che ahimè il comune di Milano ha smarrito da tempo, a danno dei cittadini e dello sviluppo.

Come vede, Signor Sindaco, le nostre non sono richieste ma offerte di collaborazione, di grande civiltà e utilità, per le quali come Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e cittadino milanese, mi permetto di richiedere una risposta ed un
incontro sollecito.

Arch. Leopoldo Freyrie

 
 
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