Si svolge Il 22 e 23 maggio l'evento organizzato dalla
Facoltà di Architettura dell'università di Firenze, l'Ordine degli Architetti della Provincia di Firenzee Opere. Rivista Toscana Di Architettura.
A partire dall'abbattimento dell'opposizione tra città e
paesaggio come elementi frontali, e da un atteggiamento di revisione della
prassi vincolistica, Piano con Paesaggio si propone come uno spazio di
confronto in cui indagare le emergenze che caratterizzano i processi di
trasformazione del territorio, con le sue implicazioni culturali, linguistiche
ed estetiche. Operare sul territorio significa sapere rivedere costantemente le
regole che lo disciplinano, in sinergia con il mutamento delle esigenze, degli
strumenti e delle prospettive sempre più velocemente lanciate verso il futuro.
E per farlo è necessario sintonizzarsi con le grandi questioni aperte su scala
locale e mondiale, accettando la crisi di alcune certezze e il fallimento di
alcune scelte. Un riesame dei sistemi e delle pratiche di governo del
territorio, dunque, è possibile oltre che necessaria, ma c'è bisogno di una
pluralità di visioni, e di sguardi alati.
Ecco perché Piano con paesaggio è stato concepito nella
forma di laboratorio, come fibrillazione rispetto alla pratica del convegno,
per dare voce ad altre espressioni, linguistiche e disciplinari. Nella prima
giornata di lavori il Piano verrà presentato e commentato da esponenti delle
istituzioni specificamente competenti per le politiche territoriali, e
interverranno studiosi e altri professionisti. Nella giornata successiva ampio
spazio sarà dato ai contributi e alle visioni di studiosi, architetti e artisti
di recente generazione, sensibilmente immersi nella variazione delle
informazioni e delle esigenze odierne, ma anche connessi a una solida formazione,
radicata nello studio e nell'analisi della condizione urbanistica e
territoriale ereditata.
L'incontro tra punti
di vista non convenzionali darà vita a un cantiere delle visioni dove gli
interventi si sposteranno con agilità sui temi suggeriti dallo sguardo degli
artisti.
Autentico co-protagonista, il pianoforte, 'insolitamente
agito' dal Maestro Andrea Allulli, creerà le sonorità di intermezzi audio
visuali tra gli interventi, in uno scenario animato da scorci urbani e naturali
intesi come testimoni della definizione di paesaggio e delle sue declinazioni
poetiche e percettive.
La conclusione e la sintesi sono affidate al pensiero di
Marc Augé che interverrà con una lectio magistralis dedicata al rapporto che
l'uomo contemporaneo, profondamente urbanizzato, intreccia con la natura.