Roma, 30 aprile 2013. "Far ripartire senza
indugi il progetto di legge per la rigenerazione urbana e per il contenimento
del consumo del suolo a suo tempo presentato dall'Intergruppo parlamentare per
l'Agenda urbana; dar vita alla tanto attesa legge urbanistica; varare
finalmente una legge sulla architettura prevedendo - senza deroghe-
l'obbligatorietà dei concorsi; nell'immediato stabilizzare gli eco incentivi per
le detrazioni fiscali e per la sostituzioni di infrastrutture."
Sono queste le priorità che il Consiglio
Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori indica
per l'attività del Governo in tema di edilizia e architettura.
"Il "riuso" - sottolinea il Consiglio
Nazionale - è il primo obiettivo degli
architetti italiani ed è fondamentale che finalmente il Paese abbia a
disposizione una legge - a suo tempo presentata da quasi tutti i rappresentanti
degli schieramenti politici - che per la
prima volta si occupi del territorio. Ma ciò, da solo, non potrebbe bastare.
Serve infatti anche l'approvazione di una legge urbanistica nazionale che ponga
fine alla bulimia burocratica che fino ad oggi ha soffocato e bloccato
qualsiasi politica urbana attraverso un apparato normativo colpevole di
una pessima qualità delle costruzioni,
del massacro del paesaggio,
dell'inadeguatezza agli effetti prodotti dai terremoti, delle pessime
condizioni del patrimonio monumentale ed altresì del sistema delle tangenti".
"Altrettanto urgente - sottolinea ancora
- è l'approvazione di una legge per
l'architettura che premi il merito dei progettisti e che preveda - senza
deroghe di sorta - l'obbligatorietà dei concorsi di architettura. In questo
modo sarà possibile superare l'asfissia
in cui si trova il mercato dei lavori pubblici - oggi inaccessibile, per i
troppi vincoli, al 99,7% dei professionisti italiani: premiando il merito dei
progettisti e non - come accade ora - l'entità del loro fatturato e la
dimensione dei loro studi".
"Nell'immediato una delle priorità della
politica economica del Governo - conclude il Consiglio Nazionale - deve essere
la stabilizzazione delle detrazioni fiscale del 55% per l'efficienza energetica
e degli sgravi del 50% riservati alla sostituzione di infrastrutture entrambi
in scadenza a fine giugno,con il ritorno, in mancanza di una proroga dopo
questa data, al vecchio meccanismo delle detrazioni al 36% sicuramente meno
convenienti".