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La sicurezza trova casa nell'innovazione edilizia

 
Testata:
Il Sole 24Ore
 
Data:
16-05-2013
 
Autore:
Michela Finizio
 
 

A un anno dal terremoto dell'Emilia, che con le scosse del 20 e 29 maggio scorsi ha danneggiato ben 31.900 unità immobiliari ad uso residenziale (temporaneamente o del tutto inagibili), sono ancora troppe le abitazioni vulnerabili. L'Ance, insieme al Cresme, ha stimato la presenza sul territorio nazionale di ben un milione e 623mila unità ad alto rischio, ma ancora mancano standard condivisi e politiche nazionali che sappiano favorire le riqualificazioni.
Nel frattempo la sicurezza fa il giro di Italia e trova casa in centinaia di progetti residenziali che puntano a garantire il minor rischio, al riparo da eventi sismici e calamità, con architetture e materiali innovativi. «All'inizio, nelle zone terremotate, si tendeva a voler recuperare tutto, favorendo l'intervento sugli edifici danneggiati - afferma Alessandro Marata, presidente del Dipartimento Ambiente e Sostenibilità del Consiglio Nazionale degli Architetti, impegnato nella ricostruzione di un asilo per 120 bambini a Crevalcore (Bo) -, ma poi si è capito che i costi per intervenire sull'esistente sono maggiori. Gli edifici non sono come dei malati, si possono demolire e poi ricostruire guadagnandone in efficienza e funzionalità».
(...)

 
 
 
 
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