Il titolo della mostra, visitabile fino al 23
giugno, è stato scelto per evidenziare gli aspetti sociali, artistici ed
architettonici che hanno caratterizzato la storia dell'Argentina, un Paese in
cui si sono alternate differenti civiltà e in cui, a partire dalla seconda metà
dell'Ottocento, sono approdati 10 milioni di immigrati europei.
Nonostante si calcoli che oltre tre milioni e mezzo
di immigrati argentini fossero di origine italiana, il loro operato è poco noto
in madre patria. L'intento degli organizzatori è dunque quello di divulgare le
grandi opere degli architetti italo-argentini, particolarmente presenti nella
regione de La Pampa. La mostra "Identidad en la Diversidad" sarà
allestita a Torino in occasione del Festival di Architettura in Città, con un
particolare arricchimento: una sezione aggiuntiva interamente dedicata al
Piemonte. Sono stati scelti tre architetti esercitanti tra la fine
dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, che nonostante la grandiosità delle
opere realizzate in Sud America sono ancora sconosciuti nel nostro Paese; si
tratta di Vittorio Meano, Augusto Cesare Ferrari e Francesco Teresio Gianotti.
Le loro opere saranno documentate attraverso alcuni filmati e tre pannelli, in
aggiunta a due album a stampa pubblicati da Meano (1860 - 1904) e un ritratto
dello stesso realizzato dal pittore Giacomo Grosso di Cambiano.
La mostra è organizzata all'interno del Festival Architettura in città
promosso dall'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Torino e sua Fondazione.