Nasce il tavolo di concertazione permanente tra le Professioni dell'area tecnica e il Ministero dell'Ambiente per discutere e presentare proposte per la messa in sicurezza del territorio dai rischi naturali e ambientali, favorire la rigenerazione del patrimonio abitativo e individuare strumenti e pratiche per promuovere un'edilizia di qualità che interrompa il processo di cementificazione e consumo del suolo.
"Si tratta di un percorso di consultazioni che vedrà coinvolte anche le associazioni ambientaliste e le imprese impegnate nella difesa dell'ambiente rappresentate in Confindustria dal Cespa, il Consiglio economico e sociale per le politiche ambientali guidato da Edoardo Garrone", ha annunciato il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando, che l'8 luglio scorso ha incontrato le professioni tecniche chiedendo loro un contributo fattivo in termini di idee per rilanciare la competitività dell'Italia in chiave "verde".
All'incontro hanno partecipato il consigliere del Consiglio Nazionale degli Architetti Massimo Gallione, il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi Gian Vito Graziano e l'ing. Armando Zambrano, coordinatore della Rete Professioni Tecniche che raggruppa architetti, ingegneri, geologi, periti industriali, geometri, periti agrari, chimici, dottori agronomi e forestali.
I punti all'ordine del giorno
Tra i punti all'ordine del giorno del confronto, la necessità di evitare il consumo del suolo, il rischio sismico e il dissesto idrogeologico, la rigenerazione e riqualificazione del patrimonio abitativo, la gestione del patrimonio boschivo e la qualificazione del paesaggio, la riforma dell'apparato amministrativo nella logica della sburocratizzazione.
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