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Costruzioni, regole bloccate fino al 2015

 
Testata:
Il Sole 24Ore Progetti e Concorsi
 
Data:
12-04-2014
 
Autore:
Giuseppe Latour
 
 

L'ultima versione delle Ntc è stata approvata nel 2008, ma nel 2010 l'allora presidente del Consiglio superiore lavori pubblici Karrer decide di avviare la revisione biennale. Ma dopo un faticoso iter il testo dovrebbe approdare in Assemblea tra maggio e giugno
Primavera del 2015, se saremo fortunati. Non si concluderà prima la storia dell'aggiornamento delle Norme tecniche per le costruzioni, il testo guida di chi realizza strutture nel nostro Paese.

Una storia infinita, si potrebbe dire. Perché tutto è cominciato nel lontano 2010. E, nel giro di quattro anni, il Consiglio superiore dei lavori pubblici, organo tecnico consultivo del ministero delle Infrastrutture incaricato di preparare le nuove Ntc, non ha ancora condotto la nave in porto. Anche se, dopo tutto questo tempo, una svolta pare finalmente vicina: il testo definitivo è atteso al via libera tra maggio e giugno. Poi la palla passerà al Governo.

(...)
I nodi da sciogliere. Il punto di attrito più rilevante riguarda gli edifici esistenti, come spiega Luca Sanpaolesi, professore emerito di tecnica delle costruzioni presso l'università di Pisa: «In materia di adeguamento sismico alcuni membri della commissione vorrebbero che sostanzialmente rimanesse l'impostazione delle norme del 2008 mentre altri relatori ritengono che si debbano fare differenziazioni tra edifici nuovi ed esistenti, adottando per i secondi livelli di sicurezza leggermente inferiori». In pratica, adottando le stesse regole per tutti si rischia di creare standard inutilizzabili per l'esistente, perché adeguarlo costerebbe troppo. Così c'è una corrente di pensiero che punta ad abbassare questi standard, per rendere le norme applicabili. In questo modo si renderebbero anche più semplici le operazioni di rigenerazione. 

«Sul riuso - spiega il vicepresidente del Consiglio nazionale degli architetti, Rino La Mendola - stiamo portando avanti un progetto che va a cozzare con le prestazioni attualmente richieste dalle norme tecniche. Per noi è vitale trovare un equilibrio tra il rispetto degli standard e della sicurezza e la necessità di recuperare il patrimonio esistente». 

(...)

 
 
 
 
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