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Architetti, al via i corsi on line

 
Testata:
Il Sole 24Ore Progetti e Concorsi
 
Data:
31-05-2014
 
Autore:
Mariagrazia Barletta
 
 



A sei mesi dall'entrata in vigore dell'obbligo di formazione degli architetti, diventa operativa la piattaforma Web messa a disposizione dal Consiglio nazionale. Ogni Ordine territoriale inserirà nella piattaforma gli eventi che hanno ottenuto l'accreditamento. Ciascun architetto avrà così a disposizione un catalogo di corsi, seminari e conferenze organizzati in tutta Italia non solo dagli ordini locali, ma anche da enti terzi, vale a dire i soggetti quali imprese, associazioni e università che organizzano eventi di formazione. Ma nessuno di questi enti ha ancora ricevuto il via libera del ministero della Giustizia necessario per l'accreditamento. E dunque non è in grado, al momento, di erogare crediti formativi validi ai progettisti che frequentano le attività. 


L'autorizzazione degli eventi di formazione segue un doppio binario. E alcuni problemi nascono quando a richiedere l'accreditamento è un ente terzo, quale un'impresa, un'associazione, un'università, e in generale, qualsiasi soggetto diverso da un Ordine provinciale. Tanto che fino a ora nessun soggetto terzo, a sei mesi dall'entrata in vigore dell'obbligo di aggiornamento, ha mai ricevuto alcuna autorizzazione per erogare un evento formativo valido per l'acquisizione dei crediti.



Operativa la piattaforma «moodle» curata dal Cnappc

Ogni ordine metterà a disposizione l'offerta di lezioni ed eventi formativi per l'assolvimento dell'obbligo con crediti assegnati automaticamente. Il panorama Ue: bulgari e spagnoli i più aggiornati, Italia sopra la media

La formazione permanente è essenziale per lo sviluppo della cittadinanza, la coesione sociale e l'occupazione». Le conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo di Lisbona, del marzo 2000, sancivano l'importanza dell'istruzione e del lifelong learning per il futuro e la competitività dell'Europa. L'accesso alla formazione lungo tutto l'arco della vita veniva riconosciuto come un diritto: ogni cittadino, di qualsiasi provenienza geografica, deve poter acquisire e aggiornare le competenze «necessarie a una partecipazione attiva ai progressi della società della conoscenza». 

(...)

 
 
 
 
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