Il professionista deve specificare nel contratto modalità certe e trattabili di accettazione di pagamento della parcella da parte del cliente. Mettendo nero su bianco, per esempio, che il "pagamento dei compensi professionali sarà effettuato a mezzo di bonifico elettronico, addebito diretto, bonifico bancario o assegno". In questo modo, il professionista sarà al riparo da eventuali sanzioni che potrebbero derivare da contestazioni alla Guardia di finanza per non aver accettato pagamenti con carte di debito, a seguito dell'entrata in vigore dell'obbligo, il prossimo 30 giugno. È questa l'interpretazione in merito all'obbligo del Pos per gli architetti contenuta nel parere legale fornito al Presidente Freyrie, che ha provveduto a inviare una circolare agli iscritti.
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