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Antitrust: Architetti, su tariffe Autorita' rincorre fantasmi

 
Testata:
ANSA
 
Data:
09-06-2014
 
 

L'Antitrust ''rincorre fantasmi'': cosi' il Consiglio nazionale degli Architetti commenta la decisione dell'Autorita' di aprire un'istruttoria sulle tariffe degli ordini di Roma, Firenze e Torino. ''La decisione dell'Autorita' di aprire una istruttoria sugli Ordini degli Architetti di Firenze, Roma e Torino colpevoli per avere pubblicato sul sito modelli di calcolo per calcolare gli emolumenti, sulla base del DM 14072012, pur avendo chiarito in grande evidenza leggibile anche dai clienti che non si tratta ne' di un obbligo di legge ne' deontologico - si legge in una nota e' l'ennesima dimostrazione che la bizantina applicazione delle norme in Italia nasconde la consueta politica (e pratica) di essere deboli con i forti, forti con i deboli". Secondo il Consiglio nazionale degli Architetti nella realta' professionale italiana ''vige una concorrenza spietata spesso a danno della qualita' e della sicurezza dell'abitare. Grave e' che un'Autorita' pubblica delegata a regolare il mercato e proteggere i consumatori - prosegue la nota - dedichi il suo tempo e le sue risorse a rincorrere i fantasmi di un inesistente trust di 150 mila architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori". Il Consiglio Nazionale ricorda che il 99 per cento degli architetti italiani sono esclusi dalla possibilita' di accedere al mercato dei lavori pubblici, ''avendo la norma artatamente innalzato le condizioni di accesso con l'evidente intenzione di limitarlo a pochi eletti''. ''Esprimiamo pubblicamente la nostra indignazione'', affermano, ''in quanto rappresentanti dello Stato responsabili (e non associazione d'imprese), nel verificare che l'Autorita' continua ad esercitare i propri poteri alla luce del pregiudizio''.
 


Il comunicato nel lancio dell'Agenzia Adnkronos:
Antitrust: architetti, Authority ignora nostra realta' professionale, in nostro mercato vige concorrenza spietata
''La decisione dell'Autorità di aprire una istruttoria sugli Ordini degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Firenze, Roma e Torino è l'ennesima dimostrazione che la bizantina applicazione delle norme in Italia nasconde la consueta politica (e pratica) di essere deboli con i forti, forti con i deboli''. Così il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori a seguito dell'avvio, da parte dell'Antitrust di un'istruttoria per verificare l'esistenza di possibili intese restrittive della concorrenza che sarebbero state messe in atto dagli Ordini degli architetti di Roma, Firenze e Torino. ''In questo atto - continua - ci sono premesse evidentemente errate, che saranno puntualmente evidenziate dai nostri legali (clamorosa quella di considerare gli Ordini professionali 'associazioni d'impresa') e c'è una evidente ignoranza riguardo alla realtà professionale italiana e del suo mercato, dove vige una concorrenza spietata spesso a danno della qualità e della sicurezza dell'abitare". "Grave è che, ancora una volta, un'Autorità pubblica delegata a regolare il mercato e proteggere i consumatori, dedichi il suo tempo e le sue risorse a rincorrere i fantasmi di un inesistente trust di 150 mila architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, il cui reddito medio è certificato ormai inferiore ai 20 mila euro annui, mentre i cittadini italiani sono vittime quotidiane di vere intese restrittive della concorrenza e alterazioni del mercato'', prosegue la nota. Tra gli esempi evidenziati dal Consiglio Nazionale degli Architetti "il fatto che il 99 per cento degli architetti italiani siano esclusi dalla possibilità di accedere al mercato dei lavori pubblici, avendo la norma artatamente innalzato le condizioni di accesso con l'evidente intenzione di limitarlo a pochi eletti".
Nella nota si cita anche "la vendita sul web di prestazioni professionali come la certificazione energetica a 40 euro, quando le norme Uni sulle relative prestazioni (e il buon senso) dimostrano che sono senz'altro truffe al consumatore e allo Stato, vista la mole di lavoro da produrre per certificare opere che danno diritto a bonus fiscale". ''E che dire - continua il Consiglio degli Architteti- della limitazione alla concorrenza causata dallo strapotere delle partecipate pubbliche che programmano, progettano, appaltano, dirigono i lavori e se li liquidano, con incarichi diretti, sempre senza strutture adeguate e competenti? Da Expo a Mose, passando per l'Aquila, il G8, il Ponte di Messina, le Città della Salute, il mercato è drogato dallo stesso potere pubblico e politico che nomina Autorità di Vigilanza 'terze'". ''Nei tempi previsti e secondo le regole risponderemo puntualmente alle osservazioni dell' Antitrust, ma esprimiamo pubblicamente la nostra indignazione, in quanto rappresentanti dello Stato responsabili (e non associazione d'imprese), nel verificare che l'Autorità continua ad esercitare i propri poteri alla luce del pregiudizio", conclude la nota in cui si precisa che ''non resta che informare l'Antitrust sul fatto che gli Ordini hanno pubblicato 'fogli' che calcolano gli emolumenti sulla base di un Decreto del Ministero che li vigila".

 
 
 
 
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