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Efficienza energetica, Ordine architetti chiede un organo di coordinamento

 
Testata:
DIRE
 
Data:
30-06-2014
 
 

"Ci auguriamo che le osservazione formulate dalla commissione Ambiente della Camera, presieduta da Ermete Realacci, trovino spazio nel Decreto legislativo che recepisce la Direttiva Ue sull'efficienza energetica che il Consiglio dei ministri si appresta ad approvare nella riunione odierna". In particolare "e' indispensabile che nel provvedimento che il Governo si appresta a varare trovi posto l'istituzione di una struttura nazionale di supporto per coordinare, con il complesso delle misure gia' in essere e finalizzate alla riqualificazione, la realizzazione degli interventi di efficientamento energetico". Cosi' il Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori.    La strada da percorrere, dicono gli architetti italiani in accordo con la commissione, e'  quella di "integrare gli interventi in materia di efficientamento energetico con le politiche che riguardano la programmazione e l'uso dei fondi nazionali ed europei in materia di riqualificazione delle aree urbane e di promozione delle smart city, di riqualificazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, di mobilita' sostenibile, di occupazione e formazione professionale".
Deve essere quindi "una priorita' rendere l'efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico e privato un obiettivo delle politiche di sviluppo sostenibile per ridurre i consumi energetici e la produzione di CO2- auspica il il Consiglio nazionale degli architetti- e per migliorare l'habitat e la sicurezza delle citta', delle scuole e dei condomini, cosi' come lo deve essere rendere permanenti le agevolazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica degli immobili (il cosiddetto ecobonus)".    L'auspicio, conclude il Consiglio nazionale degli Architetti, e' che siano "anche adottate tutte quelle misure necessarie a garantire un quadro di regole credibili, semplici e certe per la certificazione energetica degli edifici fissando requisiti a garanzia della competenza professionale e dell'indipendenza dei certificatori".



Il comunicato nel lancio dell'Agenzia Public Policy:

Efficienza energetica, Ordine architetti chiede un organo di coordinamento

"Ci auguriamo che le osservazione formulate dalla commissione Ambiente della Camera, presieduta da Ermete Realacci, trovino spazio nel decreto legislativo che recepisce la direttiva Ue sull''efficienza energetica che il Consiglio dei ministri si appresta ad approvare nella riunione odierna. In particolare è indispensabile che nel provvedimento che il governo si appresta a varare trovi posto l''istituzione di una struttura nazionale di supporto per coordinare, con il complesso delle misure già in essere e finalizzate alla riqualificazione, la realizzazione degli interventi di efficientamento energetico". Così, in una nota, il Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori in merito al provvedimento sull''efficienza energetica che entrerà in Consiglio dei ministri questo pomeriggio. "La strada da percorrere - prosegue la nota - per gli architetti italiani e come ha sottolineato la stessa commissione Ambiente, è infatti quella di integrare gli interventi in materia di efficientamento energetico con le politiche che riguardano la programmazione e l''uso dei fondi nazionali ed europei in materia di riqualificazione delle aree urbane e di promozione delle smart city, di riqualificazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, di mobilità sostenibile, di occupazione e formazione professionale". Per il Consiglio nazionale degli architetti "deve essere una priorità rendere l''efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico e privato un obiettivo delle politiche di sviluppo sostenibile per ridurre i consumi energetici e la produzione di Co2 e per migliorare l''habitat e la sicurezza delle città, delle scuole e dei condomini, così come lo deve essere rendere permanenti le agevolazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica degli immobili (il cosiddetto ecobonus)". "Il nostro auspicio - concludono gli architetti - è che siano anche adottate tutte quelle misure necessarie a garantire un quadro di regole credibili, semplici e certe per la certificazione energetica degli edifici fissando requisiti a garanzia della competenza professionale e dell''indipendenza dei certificatori".



Il comunicato nel lancio dell'Agenzia Adnkronos:
Energia: architetti, coordinare riqualificazione con struttura nazionale. Cdm recepisca in Dl su efficienza osservazioni Com. ambiente Camera
"La strada da percorrere è quella di integrare gli interventi in materia di efficientamento energetico con le politiche che riguardano la programmazione e l'uso dei fondi nazionali ed europei in materia di riqualificazione delle aree urbane e di promozione delle smart city, di riqualificazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, di mobilità sostenibile, di occupazione e formazione professionale". Ad affermarlo è il Consiglio Nazionale degli Architetti che si augura "che le osservazione formulate dalla Commissione Ambiente della Camera, presieduta da Ermete Realacci, trovino spazio nel Decreto legislativo che recepisce la Direttiva Ue sull'efficienza energetica che il Cdm si appresta ad approvare oggi". In particolare, rileva il Consiglio nazionale, "è indispensabile che nel provvedimento che il Governo si appresta a varare trovi posto l'istituzione di una struttura nazionale di supporto per coordinare, con il complesso delle misure già in essere e finalizzate alla riqualificazione, la realizzazione degli interventi di efficientamento energetico". Per il Consiglio nazionale degli Architetti, "deve essere una priorità rendere l'efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico e privato un obiettivo delle politiche di sviluppo sostenibile per ridurre i consumi energetici e la produzione di CO2 e per migliorare l'habitat e la sicurezza delle città, delle scuole e dei condomini, così come lo deve essere rendere permanenti le agevolazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica degli immobili (il cosiddetto ecobonus). Il nostro auspicio -conclude- è che siano anche adottate tutte quelle misure necessarie a garantire un quadro di regole credibili, semplici e certe per la certificazione energetica degli edifici fissando requisiti a garanzia della competenza professionale e dell'indipendenza dei certificatori".

 
 
 
 
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