Arrivano tre nuovi orti in città: al Giardino Impastato del Savena, al Giardino di via Fratelli Pinardi di Croce Coperta e al Parco Campagna di via Larga. Orti pilota che serviranno da prototipo per quelli che verranno, ora che, per la prima volta, l'orto urbano sta per entrare dentro i regolamenti edilizi di Bologna, con la modifica del Rue. A realizzarli sarà lo studio di Massimo Peota di Rovereto, vincitore del bando "Orti per tutti", promosso dall'Ordine degli Architetti, coil sostegno di Cersaie e amministrazione comunale, che ha già stanziato 100mila euro per realizzare il progetto. Al concorso, bandito a luglio, hanno partecipato 81 concorrenti da mezzo mondo: il primo premio (12mila euro) è andato a Peota, il secondo a uno studio inglese (capofila l'architetto Luke Engleback), il terzo ad un giovane architetto di Torino, Valeria Bruni. E' stata «una gara vera, aperta, trasparente», dice Giorgio Giannelli, presidente dell'ordine degli architetti bolognesi. E pungola: «Peccato che i concorsi non si facciano per i grandi progetti che cambieranno il volto alla città, come Staveco, Fico, Aeroporto, le piazze cittadine, le nuove scuole. Tutti progetti per i quali ci piacerebbe vedere una gara pubblica. E invece... Noi scriviamo a tutti, facciamo appelli a sindaco e giunta, ma non ci ascolta nessuno ». In ognuno dei tre orti ci saranno una trentina di appezzamenti, con modalità di assegnazione ancora da definire.
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sul Corriere di Bologna:

Orti urbani eco-chic, addio al fai da te. Il progetto vincitore del bando del Comune sarà realizzato in 3 quartieri: Navile, Savena, San Vitale di Francesco Rosano