Più vicina l'adozione del regolamento edilizio unico grazie all'approvazione di un emendamento al ddl Sblocca Italia in Commissione Ambiente della Camera. La norma, pensata per facilitare l'attività dei professionisti, metterà la parola fine agli oltre 8 mila regolamenti al momento esistenti, con differenze sostanziali da comune a comune, creando un riferimento normativo più semplice ed omogeneo.
Intervenendo sull'articolo 17 del decreto Sblocca Italia, contenente le semplificazioni in materia edilizia, l'emendamento introduce un comma all'articolo 4 del Testo unico dell'edilizia (Dpr 380/2001) gettando le basi per l'uniformità dei regolamenti edilizi comunali.
In sostanza la Commissione Ambiente non ha proposto lo schema del regolamento edilizio unico, ma ha previsto che Governo, Regioni ed autonomie locali concludano accordi in Conferenza Unificata per l'adozione di uno schema di regolamento edilizio tipo che semplificherà e uniformerà gli adempimenti.
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Secondo Serena Pellegrino, capogruppo di Sel in Commissione Ambiente e firmataria dell'emendamento, la norma metterà tutti i Comuni sullo stesso piano e semplificherà realmente le procedure edilizie.
Positivo anche il commento del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori (CNAPPC). Il presidente Leopoldo Freyrie ha affermato che "gli architetti italiani insieme ai loro Ordini, sono pronti a collaborare per redigere lo schema tipo di regolamento edilizio per superare definitivamente la follia normativa che aveva partorito ben oltre 8mila regolamenti diversi, uno per Comune, generando solo confusione e complicando enormemente non solo la costruzione, ma soprattutto la rigenerazione degli edifici."