Il seminario affrontera' i temi legati al patrimonio storico artistico urbano calabrese il quale è stato sottoposto, lungo i secoli, a violenti eventi sismici, accompagnati da stravolgimenti dell'assetto idro-geologico che hanno ridotto notevolmente la possibilità di fruizione di autentiche opere d'arte, costituenti interi nuclei abitativi di remota epoca, e che necessitano, oggi più che mai, di interventi globali di protezione e valorizzazione.


Proprio in questi contesti urbani si assiste molto spesso a interventi edilizi disparati, con la realizzazione di nuovi edifici all'interno degli spazi perimetrali storicamente inedificati, la sostituzione totale di manufatti originari con nuovi elementi edilizi, arrecando gravi danni estetici e statici ad antichi edifici attraverso l'uso di logiche moderne di costruzione.

Oggi il problema del recupero tecnologico e conservazione dei centri storici calabresi è divenuto oggetto di una attenta considerazione ed ha portato ad una serie di attività e proposte direttamente calibrate sulle esigenze di recupero e valorizzazione del patrimonio architettonico e storico nazionale, comprendendo in questa dizione i problemi che riguardano l'intervento sugli insediamenti storici.

Si è mantenuta così consapevole e attiva la necessità di conservazione di un patrimonio unico e non riproducibile, rigettando in maniera determinata e netta una idea di recupero intesa genericamente, come possibilità quasi di dare mano libera a interventi sul patrimonio urbano senza l'apporto di un fondamentale controllo storico critico delle modalità di azione e della necessità di un uso realmente appropriato e compatibile dei beni oggetto di attenzione.

Questa nuova fase di consapevolezza è corrisposta decisamente a una visione più responsabile delle esigenze del territorio, attivando procedure che hanno connesso i processi una possibile valorizzazione e fruizione dei beni artistici storici, addirittura quelli considerati di architettura minore, con la più generale possibilità di innescare fenomeni autentici di sviluppi sociali, artistici ed economici.

Ma tutto questo incentrando , o meglio equilibrando il concetto di risorsa culturale, non quantificabile in termini economici ma di estrema rilevanza per la storia di un determinato centro urbano storico, con l'idea di concentrazione di attenzione e fruizione che se non dosata in modo giusto potrebbe condizionare, proprio per l'esigenza impellente di determinare flussi di ricchezza, ulteriori errori di recupero e ulteriori errori di restauro come è avvenuto, purtroppo, in passato.

Nell'ambito di una possibile ricerca sul recupero tecnologico e funzionale dell'edilizia storica residenziale nel rispetto delle qualità prestazionali sottese dagli standard attuali, si dovra' procedere per il superamento del sistema tradizionale di norme oggettuali, per correlarsi alle qualità prestazionali ad esse sottese.

In tal modo, attraverso un processo di individuazione dei requisiti prestazionali che il prodotto edilizio deve possedere per rispondere a determinate proposizioni esigenziali e delle possibili soluzioni tecnologiche e funzionali finalizzate al loro soddisfacimento, si dovra' mirare a definire modalità e procedure per il recupero dell'edilizia storica residenziale (nel permanere dell'uso) nel rispetto delle qualità ambientali e funzionali richieste dalle vigenti normative lette nei loro contenuti prestazionali.

Il Seminario e' patrocinato da:
Regione Calabria
Provincia di Catanzaro
Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per la Calabria
Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori
Unione Mediterranea Architetti (UMAR)
Ordine degli Architetti, P., P. e Conservatori della provincia di Catanzaro.
Istituto Statale d'Arte
E.F.E.P.I.R. Calabria
Edilcassa Calabria