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Stazione Centrale

 
La storia è pragmatica perchè tratta dei fatti. Ognuno di noi è figlio del suo tempo e vive l'infinito mutarsi degli eventi. Nell'osservare le foto di Romagnoli che raccontano la Stazione Centrale di Milano si percepisce come la storia e la politica abbiano influenzato l'architettura.

Il primario progetto di Ulisse Stacchini del 1906 sembra fare fatica ad amalgamarsi con il bestiario, simbolo della rigidità,della forza e della potenza fascista, obbligatoriamente aggiunto in nome del regime.

E' proprio nel 1931 che l'imponente edificio è stato inaugurato ufficialmente. Il fatto che ciò possa essere accaduto è materia della storia che porta l'arte,l'uomo,il mondo a cambiare costantemente.

Tutto appare, esaltato, dalle foto di Romagnoli che ritraggono ardite volte di ferro e vetro ''custodite'' da leoni, aquile e serpenti di pietra; rigore, leggerezza e simmetria geometrica accompagnati a materia pesante, inutile orpello iconografico.

Siamo comunque di fronte ad un risultato che stupì le folle anche per la sua disarmonica e ciclopica presenza, specchio della storia dei primi trent'anni del novecento italiano, e poi ancora.

Il Trittico dei Binari, nella sua surreale complicazione, ci riporta all'emozione di quei giorni.
 
 
 
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