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Congresso nazionale: definite le linee guida

 
Testata:
Il Denaro
 
Data:
19-12-2007
 
Autore:
Andrea Nastri
 
 
Dopo Napoli e Salerno, sedi delle precedenti riunioni degli architetti campani, il congresso regionale degli architetti ha fatto tappa, lunedì 17, ad Avellino. Il congresso, sul tema "la professione dell'architetto tra regole e mercato - verso una nuova democrazia urbana", è stata l' occasione per i presidenti degli Ordini professionali per un confronto pubblico in vista del congresso nazionale che si terrà a Palermo a febbraio 2008. Palermo sarà trampolino di lancio per l'appuntamento più atteso: il congresso mondiale che si terrà pochi mesi dopo, per la prima volta in Italia, a Torino, "grande occasione di confronto sui temi dell'architettura nel nostro Paese", ricorda il presidente del consiglio nazionale degli Ordini degli architetti, Raffaele Sirica. Dopo i saluti del sindaco di Avellino, Giuseppe Galasso, si aprono i lavori del congresso, cui partecipano i presidenti degli ordini della Campania, con la sola eccezione di Pasquale Caprio (Salerno). L'intenzione degli architetti campani è quella di arrivare al congresso nazionale con una linea condivisa, come evidenzia il presidente dell'ordine di Caserta, Domenico Enrico De Cristofaro. A questo scopo, l'Ordine di Benevento è stato incaricato di redigere un documento che sintetizzasse le tesi da portare al congresso nazionale. Ne dà lettura proprio il presidente degli architetti sanniti, Pellegrino Soriano, individuando alcuni punti critici della professione: la crisi della fiducia nelle professioni e nei professionisti, la conseguente mancanza di autostima della categoria e la sua subalternità nella società che muta sempre più rapidamente. Ma uno dei punti più qualificanti dell'attività degli Ordini della Campania è la battaglia per i concorsi di idee e di progettazione, per iquali, anche quando vengono banditi, ricordano i presenti, c'è poi la questione dei requisiti minimi per l'affidamento effettivo dell'incarico di progettazione, uno sbarramento all'ingresso dei giovani nella professione, come sottolinea Fulvio Fraternali, presidente dell'ordine di Avellino: "Bisognerebbe aprire i concorsi a prescindere dal portafogli, almeno sotto una certa soglia economica dell'incarico da affidare". Gli fa eco Paolo Pisciotta, presidente degli architetti napoletani: "Promuovere i giovani attraverso il libero confronto tra idee è una necessità per una società civile".
 
 
 
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