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Riforma delle professioni, si cerca una mediazione

 

I relatori Mantini e Chicchi hanno incontrato le categorie

Testata:
Italia Oggi
 
Data:
21-12-2007
 
Autore:
Benedetta P. Pacelli
 
 
La riforma delle professioni mette d'accordo maggioranza e parte dell'opposizione, ma continua a dividere ordini e professioni. La speranza che la riforma sia capace di scavalcare anche l'alternanza politica è stato il filo rosso che ha tenuto insieme tutti i partecipanti al dibattitto «Capitalismo intellettuale e professioni moderne» che si è tenuto ieri a Roma. Ma è un testo che, comunque, continua a dividere ordini e associazioni professionali: i primi che denunciano la possibilità che le associazioni possano rilasciare attestati e le seconde che invece cercano proprio maggiori riconoscimenti. In ogni caso entrambi aspettano la ripresa natalizia per una vera svolta di riforma che, secondo le intenzioni degli stessi relatori, dovrebbe essere licenziato dalle commissioni parlamentari le prime settimane di gennaio per approdare, poi, in aula della camera dove il percorso dovrebbe essere in discesa. Proprio su questo punto ha aperto il presidente della Commissione, Pino Pisicchio, che ha spiegato come l'elemento sbloccante «è stato proprio quello di fare non una legge delega ma una legge di principi». Ora però la palla passa proprio nelle mani di ordini e associazioni che dovranno, come ha esortato il relatore del testo Pier Luigi Mantini, «fare la loro parte e contribuire in maniera costruttiva, anche in via breve, senza altre audizioni o convocazioni». Luigi Zingales, vicepresidente del Cup, tra i firmatari della proposta di legge d'iniziativa popolare depositata alla camera, ha ribadito di non essere contro il sistema duale ma ha anche spinto sulla necessità di definire con chiarezza ambiti e competenze. Alla proposta del Cup si è riallacciata anche il deputato dei Verdi Paola Balducci che ha sottolineato come se ne debbe tenere conto, mentre per il presidente del Colap Giuseppe Lupoi «non ha alcun senso». (...) A chiusura il relatore della maggioranza Giuseppe Chicchi che guarda al futuro con ottimismo: «Ci sono ancora molti problemi ma questo testo è un buon punto di partenza da cui ripartire all'inizio del nuovo anno».
 
 
 
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