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La riforma ora si sdoppia

 

Domani parte il confronto alla camera sul testo base Mantini-Chicchi

Testata:
Italia Oggi
 
Data:
22-01-2008
 
Autori:
Benedetta P. Pacelli e Ignazio Marino
 
 
Altra modifica in vista per la versione base del Mantini-Chicchi. Anche la questione degli ordini sanitari, infatti, è destinata a pesare sul riordino della disciplina delle professioni ideata dai due relatori di maggioranza, Pierluigi Mantini e Giuseppe Chicchi. Il ministero della salute ha pronto il suo schema di decreto legislativo per l'istituzione di tre ordini dell'area sanitaria, uno dei quali è per gli infermieri già trattato nel testo base in discussione domani presso le commissioni riunite Giustizia e attività produttive della camera. E che quindi è destinato ad essere stralciato dal ddl. La questione degli albi sanitari, promessi nella passata legislatura con la legge 43/2006, era destinata a riproporsi. Visto che la delega è stata via via aggiornata con la speranza da parte del legislatore di sistemare tutto insieme il comparto delle professioni. Del resto era stato proprio l'esecutivo, nel corso del consiglio dei ministri del 31 agosto 2006 (si veda Io del 1/9/06), a bloccare l'esercizio della delega in un momento in cui le liberalizzazioni di Bersani andavano verso l'accorpamento degli ordini e non verso la creazione di nuovi. La riforma quindi si sdoppia, e mentre Mantini si confronterà con l'opposizione il ministro Livia Turco fra lo stesso con le parti interessate alla sua legge.
(...)
La riforma per gli altri professionisti. Quella di domani non si annuncia una passeggiata di salute per i due relatori di maggioranza. E probabilmente non lo sarà per diversi motivi. Perché gli ordini del Cup, per esempio, non hanno visto prendere nemmeno in considerazione la loro proposta di legge di iniziativa popolare sul quale il Cup ha raccolto oltre 80 mila firme. Perché la prima versione di testo base Mantini-Chicchi non contiene nessuna delle modifiche annunciate a dicembre (si veda ItaliaOggi del 12/12/2007), a cominciare dalla sistemazione della denominazione del futuro ordine dei tecnici per l'ingegneria (periti industriali, periti agrari e geometri) per il quale il Consiglio nazionale degli ingegneri ha già lamentato lo scippo del titolo di studio. Perché l'opposizione da mesi aspetta di poter esaltare tutte le contraddizioni che nel tempo si sono create intorno al testo della maggioranza.

 
 
 
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