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Aspettando il Mondiale

 

Professioni intellettuali, qualità architettonica, appalti, urbanistica: per la categoria le riforme non cominciano mai.

Testata:
Costruire
 
Data:
06-03-2008
 
Autore:
Fulvio Bertamini
 
 
La riforma delle professioni intellettuali. La promozione della qualità architettonica. Appalti trasparenti e chiari, che restituiscano dignità alla prestazione professionale. La semplificazione delle procedure amministrative. Un governo sensato del territorio a livello nazionale e regionale. Passano gli anni, si succedono i congressi ma le richieste degli architetti non cambiano, esplicitate nel documento finale del settimo congresso nazionale, svoltosi a Palermo il mese scorso. Il testo, approvato per acclamazione dai circa mille delegati del congresso, ha chiuso tre giorni intensi di lavoro, in cui non sono mancati momenti di interesse nonostante la sfortunata congiuntura storica, a Camere sciolte e in piena campagna elettorale: un periodo in cui fioccano parole inutili e vane promesse. Ma quest'anno il Cnappc ha l'asso nella manica: il congresso mondiale Uia di Torino (29 giugno-3 luglio), nel quale si potrà ribadire con più forza i concetti espressi in Sicilia. Parlando, soprattutto, a un governo e a un Parlamento appena eletti. (...)
Da Sarko a Rutelli
"Conoscenza, competitività, innovazione: verso una democrazia urbana per la qualità" era il tema centrale del congresso, aperto come di consueto dalla relazione del presidente del Cnappc (Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori), Raffaele Sirica. Che ha esordito attaccando, cioè giustapponendo le dichiarazioni del presidente francese Nicolas Sarkozy ("Voglio porre l'architettura al centro delle nostre scelte politiche") a quelle dell'ex vicepremier Francesco Rutelli ("Gli architetti hanno perso la madre di tutte le battaglie: quella di imporre la qualità del progetto come condizione culturale e civile"): "Magari sarà anche colpa della politica", ha sbottato il presidente, certo ricordando la quasi decennale battaglia - quella sì persa, almeno per ora - per ottenere una legge sulla qualità architettonica. (...)
Animali politici
Nella tavola rotonda successiva ("Democrazia urbana per la qualità"), primo dei tre focus previsti dal congresso, moderato da un Bruno Vespa chiamato a gestire un manipolo di sindaci e assessori anziché il consueto teatrino della politica, hanno tenuto banco le dichiarazioni dell'unica archistar presente a Palermo, Massimiliano Fuksas, che si è scagliato contro la legge Merloni ("andrebbe abolita", ha urlato, generando una standing ovation), e soprattutto la contestazione pubblica all'assessore all'Urbanistica di Palermo Mario Milone, presente in sostituzione del sindaco Diego Cammarata. (...)
Arriva Torino
Terzo e ultimo focus congressuale, la presentazione di Torino 2008: un impegno titanico per il Cnappc, che intorno al tema "Transmitting architecture" è chiamato a gestire 8/10 mila partecipanti provenienti da 105 paesi, un centinaio di relatori e migliaia di studenti. (...)

 
 
 
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