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L'autonomia delle Casse e la cancellazione della Bersani

 

Il punto

Testata:
Italia Oggi
 
Data:
20-03-2008
 
Autore:
Maurizio de Tilla
 
 
Le due forti rappresentanze unitarie delle professioni (Cup e Adepp) hanno inviato ai «presidenti in pectore» separati e analitici documenti per indicare alla forze politiche alcune indeclinabili richieste in linea con il processo di sviluppo delle professioni e della previdenza privata. Essi possono svolgere un ruolo fondamentale nel progresso spirituale e materiale della società italiana. Il discorso per le Casse professionali è articolato e pregnante e riguarda, anzitutto, il riconoscimento definitivo dell'autonomia normativa e gestionale per effetto della scelta di privatizzazione e della natura privata degli Enti sancita di recente dal Tar del Lazio. In questi giorni l'Adepp ha per l'appunto approvato un documento che è stato inviato a tutte le forze politiche e si caratterizza nei seguenti punti: - la riaffermazione della natura privata delle associazioni e fondazioni di cui ai decreti legislativi 509/94 e 103/96; - l'eliminazione della doppia tassazione e l'applicazione di un regime fiscale adeguato alla funzione istituzionale svolta; - la piena realizzazione della funzione solidaristico-assistenziale che si accompagna alla tutela previdenziale obbligatoria; - l'individuazione di misure atte ad assicurare nei tempi prevedibili la sostenibilità economico-finanziaria e il miglioramento dell'adeguatezza delle prestazioni pensionistiche con il pieno esercizio dell'autonomia normativa che non potrà essere interdetta da autoritarie pratiche ministeriali. Tra i punti principali segnalati dal Cup (presieduto da Raffaele Sirica) figurano i seguenti: - l'attivazione degli ordini e collegi professionali per l'attuazione del principio di sussidarietà ex art. 118 Cost.; - il riordino dei percorsi formativi per garantire la qualità delle prestazioni, con il mantenimento del valore legale del titolo di studio; - la promozione del dialogo tra pubblica amministrazione e professionisti al fine di favorire la certezza del diritto nell'attuazione spontanea dell'ordinamento; - l'estensione agli studi professionali della possibilità di adottare contratti di lavoro con incentivi per l'ingresso nel mondo del lavoro di giovani e donne; - l'attivazione di «reti» tra professionisti, professionisti-imprese, professionisti-pubbliche amministrazioni. Mi permetterei di aggiungere, al primo posto, l'abrogazione della legge Bersani e l'ammodernamento delle organizzazioni professionali per salvaguardare l'identità e l'indipendenza delle professioni liberali.
 
 
 
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