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Ordini e Antitrust ai ferri corti

 

Le categorie: le professioni non sono basate sull'ereditarietà

Testata:
Italia Oggi
 
Data:
10-04-2008
 
Autore:
Gabriele Ventura
 
 
Professioni e Antitrust ai ferri corti. Le accuse lanciate venerdì scorso (si veda ItaliaOggi del 5 aprile) da Catanzaro da Antonio Catricalà all'immobilismo e alla resistenza ai cambiamenti culturali di categorie come avvocati, ingegneri e architetti, hanno scatenato dure reazioni dagli ordini. (...)
Mentre per gli architetti, guidati da Raffaele Sirica, «l'Autorità è garante della concorrenza e del mercato; gli ordini invece sono enti pubblici che devono presidiare i valori e gli interessi generali connessi con l'esercizio della professione. Le campagne mediatiche giovano ai protagonisti, ma rendono sempre più difficile il confronto che da anni auspichiamo. È arrivato il momento di chiedersi come mai le posizioni degli Ordini trovino più ascolto nel Parlamento europeo e nella Corte di giustizia che in Italia!» (si veda ItaliaOggi dell'8 aprile). Tornando agli ingegneri, il Consiglio nazionale ha invitato il garante ad approfondire lo stato dell'arte della categoria, che sarebbe ben diverso da quello descritto da Catricalà. «L'accusa di chiusura ai giovani è irricevibile da parte di un Ordine che sostanzialmente non pone barriere all'ingresso», si legge nella nota, «per iscriversi all'ordine degli ingegneri non sono necessari tirocini o praticantati di alcun tipo ma basta superare l'esame di stato, previsto dalla Costituzione. Ma anche questa verifica è tutt'altro che uno scoglio per i giovani laureati considerato che i candidati che superano l'esame di stato annualmente costituiscono una percentuale del 90% con punte anche del 95%». (...)
 
 
 
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