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Una grande occasione per l'architettura

 

in:

Testata:
Focus
 
Data:
Aprile 2008
 
Autore:
Raffaele Sirica
 
 
L'assegnazione dell'Expo 2015 a Milano rappresenta un rilevante successo del sistema paese, ottenuto attraverso una ottimale cooperazione di tutte le istituzioni di governo, locali e nazionali. Al di là del dibattito sull'opportunità di costruire grattacieli che modifichino lo skyline del capoluogo lombardo, è necessaria una seria riflessione sulle procedure che si attiveranno per realizzare quegli edifici e quelle infrastrutture che, nei decenni a venire, influiranno sulla qualità della vita di Milano e di tutto il paese. L'atavica incapacità italiana di programmazione politica, economica e urbanistica fa sì che gli eventi internazionali siano le principali occasioni per rinnovare il sistema infrastrutturale e le città: è stato così per le Olimpiadi, il Giubileo, le
Colombiane e per i Mondiali di calcio '90. L'elenco di eventi è lungo ma assai raramente presenta una esemplare gestione dei relativi incarichi professionali; il ricorso a procedure semplificate e a commissari con pieni poteri ha troppo spesso determinato procedure poco trasparenti che hanno causato il frequente superamento delle previsioni di spesa e solo raramente hanno prodotto architetture di qualità significativa.
Expo 2015 può essere l'occasione per adottare le procedure che gli architetti italiani chiedono da tempo per contribuire alla modernizzazione del paese e allo sviluppo di una architettura pubblica di qualità. Concorsi di progettazione, bandi chiari e trasparenti per l'assegnazione degli incarichi, adozione delle procedure di democrazia urbana per la condivisione delle opere da realizzare: questi gli atti che i professionisti italiani richiedono con forza al Sindaco Moratti e alle amministrazioni coinvolte.
 
 
 
 
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