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Progetti veri, non immagini pubblicitarie

 
Questa intervista è stata pubblicata sul Focus di Dicembre 2007
 
 

Quali cambiamenti ha introdotto la tecnologia digitale nel processo creativo della produzione architettonica?

La tecnologia digitale consente di ridurre i tempi di esecuzione e il numero di collaboratori a un progetto. Un effetto simile all'introduzione della "robotica" nella produzione industriale, niente di più. Pensare che la tecnologia digitale possa intervenire nel processo ideativo è assurdo. Come sempre, il disegno viene dalla testa e da questa passa alle mani e, da qualche tempo, al computer. Quando succede il contrario e cioè quando il disegno nasce dalle mani, o dal computer, e passa poi alla testa è un disastro.
 
 

Come è mutata la comunicazione dell'architettura in funzione di internet e dei media della società globale?

Da quando esiste internet l'architettura viene trasmessa attraverso le immagini prodotte dal computer, i cosiddetti rendering.
Immagini spesso stucchevoli che piacciono molto a chi non è in grado di capire i disegni di architettura. Un meccanismo di comunicazione ben noto agli esperti di marketing che ormai sono i veri produttori dei disegni di architettura. Naturalmente tutto questo non centra niente con l'architettura. Io credo invece che si debba usare il computer per costruire i complessi modelli tridimensionali che sono propri della rappresentazione dell'architettura.
 
 

Quale futuro vede per i mezzi di comunicazione tradizionali e, in particolare, per quelli riferiti all'architettura?

Naturalmente l'accesso generalizzato alle immagini informatizzate renderà inutile la stampa, ma ancora una volta ripeto: ciò che conta è la qualità delle immagini e non lo strumento con cui sono prodotte.
 
 

Le tecnologie oggi disponibili favoriscono i processi creativi, oppure li limitano?

Come ho già detto, le tecnologie informatiche favoriscono i processi creativi di immagini pubblicitarie. Solo alcuni hanno capito che i vantaggi del computer vanno utilizzati per la progettazione di opere di architettura e non di immagini pubblicitarie.
 
 

Oggi si può ancora parlare di funzione sociale dell'architettura?

L'architettura esiste solo se ha una funzione sociale. Se no perché dovremmo occuparcene?
 
 

L'architettura italiana e internazionale contemporanea che preferisce.

L'architettura razionale.
 
 
 
 

L'edificio storico al quale è più legato.

Il Pantheon a Roma.
 
 

La città o il luogo al mondo che ama di più.

Qualsiasi lungomare.
 
 

L'oggetto di design al quale è più affezionato.

Una lampada disegnata da Paolo Rizzatto: la Costanza.
 
 

Un luogo o un edificio che immagina o sogna.

Tutti quelli che progetto.
 
 

Un luogo o un edificio che vorrebbe cancellare.

Tutti quelli non ancora costruiti che sono privi di vita prima ancora di nascere.
 
 

Un libro da ricordare.

Moby Dick di Melville.
 
 

Un film da ricordare.

Un film qualsiasi di Robert Altman.
 
 

Una musica da ricordare.

La musica americana trasmessa alla radio nei primi anni Quaranta.
 
 
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