Un infarto lo ha stroncato, ancora giovane. Il giorno dopo sarebbe stato eletto Presidente dell'associazione mondiale degli architetti.
Il suo cuore, forse, non ha retto all'emozione del grande giorno. Non ha potuto coronare il suo sogno, ma almeno la morte lo ha strappato ai suoi cari in un momento di grande felicità personale. Confidiamo nel verso antico: "muor giovane colui che al cielo è caro".
Un grande mancanza nell'organizzazione mondiale degli architetti. Attonite le reazioni di tutti i rappresentanti degli architetti del
mondo, prima a Torino, poi a Pordenone.
Con Giancarlo, a partire dalla metà degli anni 90, avevamo condiviso tutte le battaglie professionali: egli era divenuto, ormai, il forte punto di riferimento di una solida armonia generale.
Per tutti una perdita enorme.