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Torna in pista (senza fondi) il Ddl architettura

 
Testata:
Il Sole 24Ore Progetti e Concorsi
 
Data:
22-07-2008
 
Autore:
Paola Pierotti
 
 
Decolla la leggequadro sulla qualità architettonica ma in versione light. Una legge-bandiera annunciata dagli ex ministri Melandri, Urbani e Rutelli che il neo-ministro Sandro Bondi ha fatto propria. Ma che nel cammino verso la sua prima approvazione ha perso l'importante tassello delle risorse finanziarie. La scorsa settimana è stato approvato in via preliminare lo schema di disegno di legge proposto dal ministro per i Beni culturali e che ora sarà sottoposto al parere della Conferenza unificata.
Un Ddl arenato in Parlamento per almeno tre legislature, che promuove la qualità dell'architettura sul merito dei progetto e che incentiva la prassi dello strumento del concorso per una maggior trasparenza degli incarichi. Un Ddl di carattere programmatico e a costo zero. Una legge che vede la collaborazione dei Beni culturali con i ministeri delle Infrastrutture e dei trasporti e dell'Ambiente; che riguarda la qualità delle nuove opere nei contesti naturali e urbani, interventi sul patrimonio esistente, la tutela del paesaggio e l'ammodernamento delle infrastrutture. E che esplicita una particolare attenzione «al risparmio energetico e allo sviluppo dell'architettura ambientalmente sostenibile». Un manifesto di intenti senza la previsione di risorse finanziarie. Rispetto al testo presentato dall'ex ministro Urbani e alle successive versioni è saltata infatti la proposta di un fondo «a sostegno dell'espletamento dei concorsi di architettura», e non è passata nemmeno la proposta di incentivi e bonus fiscali per la realizzazione di opere d'arte negli edifici privati.
«Il nodo delle risorse - dichiara Raffaele Sirica, presidente del Consiglio nazionale degli architetti - ha bloccato ripetutamente questa legge. Questa è sicuramente una via per accelerare. Rimane strategico comunque che si lavori per una norma che prevede concorsi obbligatori per realizzare opere pubbliche di competenza dei ministeri e che favorisce la partecipazione dei giovani progettisti ai concorsi di architettura anche con bandi di premi speciali a essi riservati». Sul tema delle risorse, Sirica non esclude si possa contare anche su «contributi di partners privati per la costruzione e la promozione dei bandi di concorso». Sul tema del coinvolgimento dei giovani, inserito tra le finalità della legge quadro, non c'è comunque nessuna indicazione precisa. Come si legge nel Ddl i Beni culturali con il ministro delle Infrastrutture e con l'Ambiente definiranno e aggiorneranno un piano triennale per la qualità architettonica delle costruzioni pubbliche, statali. Ribadito anche l'obbligo per le amministrazioni pubbliche a destinare il 2% della spesa per nuovi edifici (importo superiore al milione di euro) all'inserimento di opere d'arte. Per quanto riguarda il tema del «riconoscimento del valore artistico per le opere di architettura contemporanea» in Consiglio dei ministri è stata richiesta una riscrittura del testo dell'articolo relativo al diritto d'autore che comunque non innova nella sostanza la previsione già contenuta nella legge sul diritto d'autore del 1941 e nel codice dei beni culturali e del paesaggio del 2004. Eppure, «anche la tutela della proprietà intellettuale - ha aggiunto Sirica - è una priorità. A livello internazionale tutti si occupano della questione, in questi giorni ad esempio la stessa Cina sta varando una legge sui brevetti per tutelare la concorrenza sleale».

 
 
 
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