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Mare dentro mare

 
"Un luogo senza tempo, capace di offrirsi come condizione straordinaria per misurarsi intorno ai temi fondamentali dell'architettura: Capo Peloro, posto sull'estremità della Sicilia, dove il mare dello Stretto di Messina ha suggerito miti e poesia, ma anche straordinari e "misurati" artifici, costruendo una dimensione dello spazio capace di grandi suggestioni come in pochissimi luoghi sulla terra.

La dimensione quasi atemporale di questo magico luogo si dovrà confrontare con quella della temporaneità. Una parola che richiede un'attenta riflessione alla luce della nuova condizione dell'abitare oggi. «Temporaneità - scrive Pasquale Culotta in un suo recente saggio - ci rimanda al passaggio temporale sulla terra della vita dell'uomo, ci indica una possibile brevità del tempo, ci spiega la misura del tempo nelle attività   dell'uomo, ci suggerisce la durata dei fenomeni nel tempo e, soprattutto, almeno dal mio punto di vista, ci fa cogliere la congiunzione della forma del tempo e della forma impressa dall'uomo sul tempo»."

Da queste riflessioni è nato questo breve racconto fotografico in cui ho cercato di descrivere il contesto di quei "luoghi senza tempo" consegnati all'abuso edilizio e alla cancellazione del bello, senza mai perdere di vista l'unico grande elemento architettonico che proprio per il suo essere fuori scala riesce comunque ad essere una presenza che dialoga con la storia dei luoghi.
 
 
 
Area Riservata
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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