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Serve il testo unico

 

Il Cup dice no a riforme fai-da-te

Testata:
Italia Oggi
 
Data:
19-09-2008
 
Autore:
Gabriele Ventura
 
 
La riforma delle professioni deve partire da un testo unico. Questo l'esito dell'assemblea del Comitato unitario delle professioni, che si è riunito ieri per discutere degli ultimi sviluppi in tema di riordino del comparto ordinistico. E in particolare degli incontri di questi giorni tra il ministro della giustizia, Angelino Alfano, e avvocati, notai e commercialisti per dare il via a una riforma dell'area giuridico-economica da inserire nel più ampio riordino del settore giustizia.
Il timore del Cup, guidato dall'architetto Raffaele Sirica, era infatti che ogni ordine, o area professionale, decidesse di andare per conto proprio, vista anche la richiesta avanzata da ingegneri, periti industriali, geometri, di prevedere una riforma anche per l'area tecnica. Mentre ieri tutte le professioni si sono trovate d'accordo sul fatto che il Guardasigilli, sulla riforma delle professioni, debba ripartire da un testo unitario, come quello di iniziativa popolare messo a punto dallo stesso Cup e ancora giacente in Parlamento. «La nostra proposta di legge è ancora il testo di riferimento», ha spiegato il vicepresidente Roberto Orlandi (agrotecnici), «e abbiamo riscontrato, tra tutti gli ordini presenti, forte unità sui contenuti della riforma. Avvieremo degli incontri con il ministro Alfano, dato che dobbiamo ancora capire come intenda procedere. Al momento, sembra che la sua intenzione sia quella di inserire all'interno della riforma della giustizia delle norme relative a notai, commercialisti e avvocati. Possiamo essere d'accordo sul fatto che si parta da queste tre categorie, ma siamo tutti compatti sulla necessità di mantenere un quadro unitario».
(...)

 
 
 
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