Presidente Ordine Architetti PPC di Pordenone

La giornata si svolgerà in due luoghi della città. La sala congressi della Fiera ospiterà prima un incontro sul tema "I bambini costruiranno il futuro", con interventi di esperti che forniranno un quadro delle esperienze maturate nel contesto internazionale e italiano. Seguirà un tavola rotonda dal titolo "Grandi idee di piccoli cittadini": un confronto tra operatori e amministratori sugli esiti dei processi di partecipazione dei bambini alla costruzione dei luoghi delle nostre città e sul rapporto tra gli architetti e le esigenze espresse dai bambini, con l'illustrazione di esperienze sviluppate in Germania e in Italia, in particolare a Bolzano, Reggio Emilia, Pordenone e alcune città del Veneto.

Il secondo fulcro della giornata sarà un'occupazione del centro storico della città: una sorta di "città dei bambini e delle bambine" dove si svolgeranno workshop con bambini/e e ragazzi/e delle scuole locali e il Consiglio comunale dei ragazzi dei Comuni del comprensorio pordenonese.

A questi eventi se ne aggiungeranno altri, paralleli al tema principale, dedicati ai progetti del nostro collega in fase di realizzazione: l'apertura di una mostra di scultura intitolata "L'architettura tra natura e utopia" e l'esecuzione dalla canzone "Child be the architect", già presentata al Congresso mondiale di Torino 2008. Durante l'intera giornata un filo legherà una serie di pensieri interrotti, cercando di portare a termine alcune delle idee che si stavano concretizzando nella candidatura di Giancarlo Ius a presidente mondiale degli architetti.

Una nota finale è dedicata alla partecipazione sentita di quanti hanno contribuito a organizzare questa giornata in così poco tempo dalla scomparsa di Giancarlo Ius: colleghi, rappresentanti dell'UIA e in particolare la presidente Louise Cox e il past president Gaetan Siew, il CNAPPC, il Coordinamento degli ordini provinciali del Triveneto, la Federazione architetti del Friuli Venezia Giulia e l'Ordine provinciale di Pordenone, così come le istituzioni e le organizzazioni che hanno dato una concreta collaborazione. Questo slancio fa capire il segno che possono lasciare persone motivate da idee, energia e da un senso compiuto di partecipazione alla vita delle nostre organizzazioni. Qualcosa che ha in sé la capacità di creare anche nel futuro.La dimensione pubblica dell'architettura, il suo ruolo sociale, la necessità di ragionare a proposito di una qualità architettonica diffusa sul territorio, sostanziata in tanti piccoli interventi svolti correttamente e non soltanto sui clamorosi progetti griffati di grande impatto mediatico, così come la necessità di identificare anche strumenti legislativi che recepiscano tale richiesta degli architetti italiani caratterizzeranno quindi i prossimi numeri del Focus.

Con il consueto contributo di autorevoli interventi, provenienti sia dal sistema ordinistico che da quello professionale, accademico o dalla società civile, proveremo quindi a chiederci cosa è la qualità architettonica e quali sono le strategie oggi più adeguate per perseguirla.